Mozzata la testa alla statua di Padre Pio. E’ solo l’ultimo atto dell’escalation vandalica che sta colpendo tutte le zone della città, dal centro alle periferie. Prese di mira le icone religiose, i parcometri, i monumenti, il teatro De Lise. Non si arrestano i reati contro i beni pubblici e culturali nonostante si stia cercando di intensificare i controlli sul territorio. Ultimo, in ordine di tempo, un atto che ha generato sdegno nell’intera comunità sarnese. E’ stata decapitata di netto la statua in gesso del Santo di Pietrelcina sistemata nell’atrio antistante dell’istituto tecnico commerciale di via Roma. L’icona è stata presa di mira probabilmente in piena notte quando l’area parcheggio resta aperta ed accessibile a tutti. La statua, a grandezza naturale, si trova a ridosso delle rive del fiume Sarno, in un angolo verde. Grande lo stupore davanti alla scultura mutilata. Mozzata la testa e gettata nell’alveo del fiume, sostituita poi dai vandali con un vaso rotto; distrutte anche le mani e gettate a pochi metri. A ritrovare il capo della statua di San Pio è stato Aniello Robustelli, un cittadino da sempre in prima linea nelle opere per la città tanto da prendere in consegna un pezzo di fiume trasformato in attrattiva. E’ nelle acque del fiume che ha recuperato le parti mutilate. Gli atti vandalici continuano. Un gruppo di giovani ha tentato, due sere fa, di entrare nei locali del teatro De Lise, in piazza Cinque Maggio, ancora chiuso al pubblico. L’edificio è stato più volte vandalizzato, addirittura le vetrate esterne sono state prese a sprangate. Ed ancora ignoti hanno tentato di forzare il pannello frontale di un parcometro per cercare di recuperare il contenuto.