Non si alza il sipario: il teatro non apre e resta un grande punto interrogativo. E’ guerra tra maggioranza ed opposizione a Sarno sul destino del teatro “De Lise” in piazza “5 Maggio”. La struttura che svetta nel cuore della città è il simbolo di una intricata vicenda che va avanti da anni tra date che continuano a slittare, atti vandalici che richiedono continui interventi di migliaia di euro, questioni burocratiche e vicende giuridiche. Il sindaco Giuseppe Canfora aveva parlato di una data: dicembre 2017. Costato, da una stima approssimativa già 7 milioni di euro. Doveva essere rilancio, punto di inizio di un nuovo sviluppo territoriale ed economico. Una buona intenzione lunga 20 anni che ha attraversato ben 4 amministrazione di centrodestra di centrosinistra.
Ad oggi è un nulla di fatto ed è scontro tra le forze di minoranza ed il gruppo amministrativo. Piovono polemiche dai gruppi Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cittadini per Sarno, Sarno Popolare e Sarno Rinasce Libera. “E’ ancora mancata apertura – tuonano – a dispetto di quanto promesso dell’attuale amministrazione dopo alcuni consigli monotematici ed interrogazioni .Oltre alla promessa fatta proprio dal primo cittadino. Questo dimostra una inadeguatezza amministrativa”. Il sindaco Canfora ribatte tracciando le linee della vicenda che ha attraversato il sogno del teatro. “Al momento del nostro insediamento, il teatro non era stato completato, il bene non era in possesso dell’ente, c’erano numerosi contenziosi. Abbiamo stipulato una transazione favorevole risolvendo tutti i contenziosi riavendo il possesso del bene. Il mese scorso sono iniziati i lavori. Il primo intervento ha riguardato il ripristino dell’impianto di climatizzazione e di riscaldamento, la sostituzione delle poltrone danneggiate dai recenti atti vandalici. Si inizierà con l’esecuzione dei lavori che riguardano la struttura danneggiata anche da vandalismi, conteggiati in 415 mila euro, di cui però solo una parte, circa 132 mila euro prelevati dai fondi del bilancio comunale, mentre il resto, 282 mila euro, ottenuti ritrovando residui di alcuni mutui. Per la realizzazione di tali lavori è stata avviata procedura di gara che, come la legge prevede, deve essere perfezionata da una stazione appaltante esterna, in questo caso la Provincia. Una volta avviati i lavori, la durata degli stessi non sarà eccessiva per cui finalmente il teatro aprirà”.