Pugno di ferro del Governo contro i trafficanti di esseri umani
Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia, ha difeso il governo italiano in merito alla gestione della crisi migratoria nel Mediterraneo, affermando che non c’era nulla di più o di diverso che potesse essere fatto. Ha anche ringraziato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che è stato sotto attacco da diversi giorni.
Meloni ha annunciato l’introduzione di un reato “universale” contro gli scafisti. Fino a trent’anni di carcere per chi lucra sul business delle tratte in mare se causano la morte di più di una persona. È l'”aggravante naufragio” per “chiunque promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato” quando “il trasporto o l’ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante”.
In caso di lesioni gravi o gravissime a una o più persone la pena è dai dieci ai venti anni. Il reato verrà perseguito dall’Italia anche se la morte o le lesioni si verificano in acque internazionali. Invariate le multe: 15mila euro per ogni migrante fatto salire illegalmente a bordo