Condannati per bancarotta fraudolenta, ma la Cassazione annulla la sentenza. La ragione è che mancava la notifica all’avvocato difensore. Sono tre gli imputati, trasportatori di Sarno, condannati già in Appello che hanno presentato e ottenuto l’accoglimento di un ricorso dinanzi ai giudici della Cassazione. Secondo le accuse, in concorso tra loro, avrebbero dichiarato fallita la loro società di trasporti, distraendo dall’azienda beni materiali e non, provocando un danno in termini economici ad una serie di creditori. Nel secondo grado di giudizio, fu riscontrato che mancavano libri e scritture contabili. Materiale necessario per ricostruire il patrimonio e il movimento degli affari. L’avvocato che li rappresentava ha tuttavia fatto ricorso in Cassazione, ottenendo l’annullamento della sentenza impugnata, con rinvio a nuovo giudizio d’Appello.
«L’omesso avviso dell’udienza – spiegano i giudici della Suprema Corte – al difensore di fiducia tempestivamente nominato dall’imputato o dal condannato, integra una nullità assoluta. Il predetto difensore di fiducia degli imputati, nominato per il grado di appello, non risultava presente all’udienza celebrata innanzi alla Corte territoriale, con conseguenze verificazione della dedotta nullità assoluta». Il Mattino