Risarcimento frana, una svista e spuntano tre nominativi in due liste di indennizzi. Ci sono persone già risarcite che però il Comune era pronto a pagare di nuovo. Un errore che ha rischiato di far liquidare due volte le stesse persone costituitesi parte civile e che ora potrebbe costare la revoca della delibera già approvata in seduta di consiglio comunale e un nuovo avvio dell’intero procedimento. L’opposizione attacca, l’assessore di riferimento cerca di tranquillizzare, ma i risarcimenti gemelli hanno acceso i riflettori sull’iter avviato. Le parti civili si sono costituite alcune contro il Comune ed altre contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono tre i nomi che compaiono nell’elenco dei risarcimenti sia dell’uno che dell’altro organismo. E’ stato proprio il Governo a richiamare e bacchettare l’ente comunale ed a pretendere un confronto serrato per non sovrapporre procedimenti uguali. Pare che il Comune abbia proceduto senza rapportarsi all’organo superiore, una manovra che ha generato le imprecisioni nel documento che ha avuto il lascia passare nella civica assemblea dello scorso 26 gennaio. Proprio il giorno fissato per l’assise in cui sono stati approvati i debiti fuori bilancio per il risarcimento, la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva inviato una nota in cui precisava di essere venuta a conoscenza solo a mezzo stampa dell’iter avviato dal Comune per preparare il pagamento dei familiari delle vittime della frana del 5 maggio 1998. Sono 156 le persone costituitesi parte civile che hanno diritto ad una provvisionale di 30 mila euro, ed a risarcimenti totali milionari. A denunciare l’errore è il consigliere di opposizione, capogruppo di Rete Libera, Giovanni Montoro che punta l’indice contro i responsabili del procedimento. “Un fatto molto grave che non può passare come semplice svista. L’ufficio legale del comune, coordinato dall’assessore Viscardi, ha preparato e mandato in consiglio una delibera contenente l’approvazione dei debiti fuori bilancio con la quale dovrebbe essere liquidata la prima parte dei familiari delle vittime della frana. In questi giorni, però, un legale che difende alcune persone ha comunicato che la delibera del comune annovera parti già risarcite dallo Stato. Molto probabilmente ora l’atto di pagamento sarà bloccato con evidente rallentamento di tutti i procedimenti in essere. Se l’avvocato delle parti non avesse informato il comune avremmo pagato due volte. Come è possibile siano state scelte nella prima tranche di pagamento persone che avevano già ricevuto le somme loro spettanti?”. L’assessore Viscardi cerca di chiarire la vicenda e rassicura. “Non è un intoppo è solo una questione di elenchi, sono tre i nominativi in questione, persone sulle quali siamo stati informati successivamente e correttamente dal loro legale, che aveva iniziato procedure esecutive nei confronti della Presidenza del Consiglio, non notificate all’ente, come per altri nominativi per i quali abbiamo sospeso il pagamento per coordinarci con la stessa Presidenza e con gli avvocati. Questi nominativi hanno avuto l’assegnazione delle somme in sede di tribunale a Roma e quindi per queste persone non saranno fatte le determine di pagamento. Per ogni parte civile costituitasi che risulta nei nostri atti, abbiamo già avviato dei controlli, quindi non c’è il rischio di una duplicazione. I familiari delle vittime saranno pagati al più presto fatta eccezione per le tre persone risultate già risarcite dal Governo”.
Rossella Liguori