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Annunziata più forte con un’altra civica

Il candidato a sindaco Franco Annunziata rafforza il suo gruppo ed incassa il sostegno di «Sarno Rinasce Libera», mentre è in fase di costituzione una terza lista in appoggio. Si è scompaginato tutto il parlamentino cittadino nella composizione delle alleanze per le amministrative di maggio ed Annunziata, con nessun partito alle spalle, sta tentando di irrobustire la candidatura attraverso l’adesione di civiche e movimenti. Sono tra le sue fila ufficialmente Enrico Squillante e Pasquale Falciano, attuali consiglieri di opposizione che hanno dato battaglia in aula contro l’amministrazione Mancusi. Una sinergia trovata da qualche settimana e consolidata con le dimissioni in aula nel tentativo di far cessare prima del tempo il secondo mandato di Mancusi. L’unione tra Sarno rinasce libera ed Annunziata è stata sancita ieri mattina. Sul tavolo un programma articolato che va dalla nuova regolamentazione della tassazione a pianificazioni urbanistiche, passando per lo stop alle esternalizzazioni dei servizi. Annunziata è sicuro di sé e del programma che ha messo insieme.

«Non temo nessuno – sottolinea – perché quando si è convinti di aver fatto bene e fino in fondo tutto quello che bisogna fare, alla fine si affronta il responso elettorale in maniera serena. Abbiamo una proposta programmatica seria e concreta. Questa alleanza che si è cementata sul programma. A tre mesi dal voto ancora non abbiamo sentito un candidato a sindaco fare una proposta programmatica. Noi, in ogni incontro pubblico stiamo sviscerando tutti gli aspetti del nostro progetto che si fonda su due punti fondamentali: il rilancio della città e la garanzia di una degna qualità di vita». Falciano forte del nuovo connubio traccia le linee del percorso avviato con Annunziata. «Ci siamo alleati non con il solo obiettivo di vincere le elezioni, come si fa di solito, ma con la volontà di governare ed amministrare. Abbiamo un programma dettagliato in ogni sua parte che spazia dalla definizione del Puc alla rimodulazione delle tasse». Squillante ha fatto il punto sullo spreco di denaro pubblico degli ultimi anni. «Il filo conduttore sarà il risparmio della spesa pubblica a vantaggio della collettività. Oggi non è più sostenibile spendere 250mila euro di telefonate perché il dipendente ignora nuovi mezzi di comunicazione. Sono necessari corsi di formazione». Rossella Liguori

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