Il venerdì nero dei trasporti, stop a treni e aerei. Rischio paralisi nelle grandi città
Venerdì nero sul fronte dei trasporti: s rischio treni e aerei su scala nazionale, ma soprattutto autobus, metro e raccolta dei rifiuti a Roma, dove si annuncia un vero e proprio black out per la protesta di tutte le municipalizzate. Disagi nella scuola per l’agitazione dei sindacati di base, nella giustizia per la mobilitazione degli avvocati. Sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata nel trasporto aereo e ferroviario. Fermi anche i lavoratori Alitalia per 4 ore. Stop nell’azienda di trasporto regionale del Lazio Cotral e all’Enav. Disagi anche negli aeroporti milanesi.
Nuova bozza del DL fisco, 3 miliardi di tagli ai ministeri
Tagli alle spese dei ministeri per complessivi 3 miliardi e 89 milioni sono previsti dall’ultima bozza del decreto fiscale. Le “riduzioni alla dotazioni finanziarie” sono previste già per il 2019 dall’articolo 59 del decreto. Il maggior gettito previsto dal decreto fiscale consentirà di appostare 5,3 miliardi nel fondo taglia tasse per il 2020. Per la gran parte delle partite Iva cala l’acconto Irpef, Irap e Ilor di fine anno. La norma vale 1,460 miliardi di euro e sposta questo ammontare al 2020.
sale a 400 milioni il prestito per Alitalia.
M5S – PD, primo palco insieme per le elezioni in Umbria
Attesa a Narni l’evento ‘di coalizione’ annunciato da Luigi Di Maio che vedrà sul palco M5S, Pd e Leu nell’ultimo giorno di campagna elettorale per le regionali in Umbria. Ci saranno, oltre a Di Maio, il premier Conte, Nicola Zingaretti e il ministro Roberto Speranza. Si sfila invece Italia Viva.
Salvini: ‘Hanno capito che è un voto politico’. Poi attacca le ‘ingerenze’: ‘I preti facciano Messa e non politica;
insegnanti, lezione; i magistrati, le sentenze. Non politica”.
Draghi sprona L’UE, “Addio senza rimpianti. Futuro? Chiedete a mia moglie”
Mario Draghi a tutto campo durante l’ultima conferenza stampa da presidente della Bce. Annuncia che la Banca centrale resta pronta a modificare tutti i suoi strumenti monetari per far risalire l’inflazione. Vede in chiaroscuro lo scenario economico dell’Eurozona, ‘i rischi restano al ribasso’, ma sulla politica monetaria raccomanda di ‘non gettare mai la spugna’. Vede bene l’Italia ora che ‘nessuno al governo mette più in dubbio l’appartenenza all’euro’. Nel giorno dell’addio si lascia andare anche a considerazioni più private: ‘Non ho rimpianti, ho fatto del mio meglio. Il mio futuro? Chiedete a mia moglie. In politica? Davvero non so’.