Scarichi inquinanti sversati nel fiume Sarno: condannati i primi due imprenditori.
Ieri la prima sentenza di condanna per inquinamento ambientale nell’ambito dell’inchiesta «Rinascita Sarno», che vede impegnate in prima linea tre Procure: Torre Annunziata, Nocera Inferiore ed Avellino.
Il giudice del tribunale oplontino Carmela De Simone ha condannato due imprenditori alla pena di tre anni e quattro mesi di reclusione e 70mila euro di multa. Una pena che non si scosta molto dalla richiesta avanzata dalla Procura a quattro anni di reclusione.
Nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e condotte dai carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, era emerso che la ditta nonostante i precedenti sequestri continuava a lavorare di notte, scaricando reflui industriali altamente tossici nel canale Bottaro, uno degli affluenti del Sarno che alimenta l’irrigazione agricola sulle sponde del fiume.