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“Rivolterò Pagani come un calzino”. Alberico Gambino ufficializza la sua candidatura

“Rivolterò Pagani come un calzino”. Alberico Gambino, attuale consigliere regionale e coordinatore provinciale per «Direzione Italia», annuncia così la sua terza candidatura a sindaco di Pagani dopo circa otto anni dalla sua ultima apparizione a Palazzo San Carlo. Ieri mattina partner politici, fedelissimi, vecchi e nuovi sostenitori, hanno affollato la prima conferenza stampa da candidato sindaco.

Presenti i fedelissimi Emilio Bonaduce, Anna Rosa Sessa, Francesco Toscano, Enzo Campitiello, Fabio Petrelli. Erano presenti anche Antonio Piccirillo, segretario cittadino Udc, Massimo Vuolo e Luigi Amendola, segretario e portavoce cittadino della Lega di Salvini. Assente il consigliere comunale leghista Pietro Sessa, che potrebbe essere in attesa delle elezioni provinciali per verificare l’affidabilità della nuova coalizione.

“In tanti mi hanno chiesto di riprendere il discorso avviato con le mie amministrazioni ha affermato sorridente Alberico Gambino Questa città deve tornare ad essere protagonista”


IL PROGRAMMA

Gambino ha elencato i suoi primi impegni in caso di vittoria. «Entro la fine del 2019 avvierò la gara per il recupero dell’istituto Manzoni ha dichiarato il consigliere regionale tra gli applausi Chiuderemo Agro Solidale, la Pagani Ambiente e amplieremo le responsabilità della Pagani Servizi. Conosco i dirigenti comunali e so come farli rendere al meglio. Lavoreremo al Puc per un nuovo sviluppo economico e culturale. Rivedremo il piano di equilibrio e attueremo la pace fiscale. Recupereremo la piazza del cinema La Fenice. Il secondo e terzo piano dell’auditorium saranno il cuore della cultura dell’Agro». Il consigliere regionale si è soffermato sul mercato ortofrutticolo Pagani-Nocera. «La gestione della struttura deve tornare agli operatori. La politica deve restare fuori». Gambino ha motivato la sua candidatura come «l’unica opzione possibile. In questi mesi ho provato a trovare un candidato sindaco anche con gli amici del centrodestra. Ma poi mi sono detto che era il momento giusto per tornare a mettermi in gioco». Una conferenza stampa con toni più morbidi rispetto al passato, anche nei confronti degli avversari, vecchi e nuovi. Tanti suoi ex uomini di fiducia o sostenitori, infatti, stavolta non ci saranno. Lello De Prisco, il gruppo di FdI con Raffaelina Stoia e Massimo D’Onofrio, il fidatissimo Aldo Cascone e lo stesso Salvatore Bottone, lo sfideranno per la guida di Palazzo San Carlo. «La città ha bisogno di una pacificazione». Una frammentazione che non preoccupa il consigliere regionale, che ha voluto chiarire. «Se dovessi vincere le elezioni, farò il sindaco a tempo pieno e mi dimetterò da consigliere regionale». Il Mattino

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