Lite tra conoscenti degenera in sparatoria. Un pregiudicato di 36 anni è finito in ospedale con una ferita alla gamba. A sparare, un ventenne incensurato che si è costituito ai carabinieri qualche ora dopo. È ancora un mistero quanto è accaduto domenica scorsa, poco dopo le 22,30, in un’area periferica del territorio. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire con esattezza le fasi della violenta discussione, finita a colpi di pistola. Nelle mani dei carabinieri ci sarebbero al momento solo le versioni dei fatti fornite dai due soggetti convolti, un ventenne di Sarno, incensurato, ed un pregiudicato di 36 anni, anche lui residente a Sarno, volto noto alle forze dell’ordine locali, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio. Per i militari, che stanno indagando senza sosta, c’è qualcosa che non quadra nel racconto riferito dai due, soprattutto rispetto ai motivi che ci sarebbero all’origine della discussione, poi degenerata in sparatoria. I due si sarebbero incontrati nei pressi dell’abitazione del ventenne sarnese, per chiarire una questione in sospeso da tempo. Dalle parole alle minacce, il passo sarebbe stato davvero breve. La lite è presto degenerata, fino a quando il giovane incensurato ha estratto una pistola, legalmente detenuta, e ha fatto fuoco. Un colpo ha raggiunto il pregiudicato alla gamba, ferendolo in maniera non grave. Qualcuno ha accompagnato il 36enne al pronto soccorso dell’ospedale Martiri del Villa Malta, da dove è partita la segnalazione ai carabinieri. I medici hanno dovuto estrarre il proiettile dalla gamba dell’uomo che se la caverà con una prognosi di circa trenta giorni. Ai militari del maggiore Enrico Calandro, giunti poco dopo in ospedale, il pregiudicato di Sarno ha raccontato la sua verità, non esitando a fare il nome di chi gli aveva sparato. Le indagini sono state avviate subito, ma poco dopo mezzanotte il ventenne incensurato, già accusato dal pregiudicato, si è presentato negli uffici della caserma di Sarno per costituirsi, accompagnato dal suo legale. Il ragazzo avrebbe confermato di aver sparato al 36enne, ammettendo di essere poi scappato per paura. Per il giovane di Sarno è scattata la denuncia in stato di libertà per lesioni personali aggravate. I militari hanno sequestrato l’arma utilizzata dal giovane. Si tratterebbe di una pistola di piccolo calibro, risultata regolarmente detenuta. Nessun problema con la giustizia, nessun’ombra nel passato per il ventenne di Sarno che, domenica sera, avrebbe premuto il grilletto della sua pistola dopo averla puntata contro il pregiudicato. Per i carabinieri ci sono ancora troppi punti da chiarire per spiegare le ragioni di quel gesto. I due conoscenti avrebbero riferito di una discussione nata per futili motivi, per banali questioni personali, ma gli uomini dell’Arma temono che ci sia dell’altro dietro la sparatoria, considerando soprattutto che il 36enne rimasto ferito è un volto noto alle forze dell’ordine locali, più volte arrestato per reati contro la persona e il patrimonio. Nella giornata di ieri sarebbero state sentite diverse persone, qualche pregiudicato del posto ed una decina tra amici e conoscenti del ventenne incensurato. I carabinieri sono certi che ci siano altri soggetti coinvolti nella vicenda, altre persone che sanno e che avrebbero anche assistito alla violenta lite scoppiata tra il ventenne ed il pregiudicato di Sarno. I militari del maggiore Calandro stanno cercando di capire se il ventenne sia stato costretto a sparare, e per quale motivo, indagano a 360 gradi, senza escludere alcuna ipotesi. Il Mattino