L’Usca attrezzata è la speranza del pronto soccorso, arriva l’ecografo portatile e la diagnosi ora è possibile anche tra le mura di casa.
Lo strumento diagnostico è stato donato dall’ amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Canfora per potenziare l’assistenza, gestire i pazienti sintomatici ed asintomatici, procedere con diagnosi tempestive, alleggerire il carico dell’emergenza all’ospedale Martiri del Villa Malta.
La valutazione attraverso l’ecografia polmonare del paziente monitorato a domicilio, consente, infatti, di stabilire subito la condizione e decidere sulla necessità o meno dell’ospedalizzazione, evitando i continui accessi in pronto soccorso.
L’unità speciale di continuità assistenziale è in prima linea ormai da mesi sia per il controllo dei positivi che per i tamponi in modalità “drive in”; quella di Sarno è stata una delle prime costituite in provincia di Salerno e, rappresenta l’ anello di raccordo tra pazienti, medicina generale, assistenza domiciliare e strutture ospedaliere. Il potenziamento dell’Usca attraverso strumenti ed attrezzature punta ad ottimizzare la rete sanitaria territoriale consentendo di intercettare rapidamente eventuali complicanze legate al covid19. Una necessità l’ecografo per l’Usca di Sarno, una richiesta raccolta dal sindaco, gli assessori, i consiglieri di maggioranza che, attraverso singole donazioni, sono riusciti ad acquistare il macchinario.
A spiegare l’importanza del nuovo strumento in dotazione sono i medici dell’unità speciale insieme a Rosalba Ferrante, referente Usca del Distretto Sanitario 62.
“Grazie all’amministrazione, al sindaco Canfora per la sensibilità dimostrata verso i pazienti, il personale impegnato nell’assistenza, il sistema sanitario territoriale. Una risposta immediata con la donazione all’Usca di Sarno di un ecografo portatile con sonda per eseguire a casa del paziente covid l’ ecografia polmonare. Così è possibile valutare in modo rapido la presenza di alterazioni polmonari, la gravità della polmonite, seguirne l’evoluzione. Questo strumento veramente all’avanguardia ci consente di discriminare il paziente che necessariamente ha bisogno di ospedalizzazione da chi può invece essere trattato a casa, riducendo anche il peso sugli ospedali”.
L’Usca di Sarno pare sia la terza in Italia ad essere attrezzata. “Da sindaco e da medico comprendo e vivo appieno la situazione sanitaria – ha sottolineato Canfora – La mia maggioranza ha sostenuto questa donazione perché la rete territoriale possa essere sempre più adeguata alle esigenze della comunità in un momento particolarmente complesso e difficile.
L’Usca di Sarno rappresenta una risposta immediata e, potenziarne la capacità diagnostica permette una importante svolta nell’assistenza domiciliare in questa fase di recrudescenza della pandemia e consente di evitare accessi alle strutture ospedaliere riducendo la pressione sul pronto soccorso e anche la possibilità di contagio. Il mio grazie, a nome della comunità, a tutti gli operatori sanitari”.