FILIPPINE: STRAGE DAVANTI A UNA CATTEDRALE, 27 MORTI
A POCHI GIORNI DA REFERENDUM PER REGIONE AUTONOMA ISLAMICA
Due bombe sono esplose davanti ad una cattedrale nelle Filippine, sull’isola di Jolo. Secondo un bilancio ancora non definitivo sono 27 morti e 77 feriti, lo ha reso noto la polizia regionale. Le vittime sono 20 civili e sette soldati mentre sono rimasti feriti 14 soldati, due poliziotti e 61 civili.
L’attentato e’ avvenuto a meno di una settimana dal referendum che ha sancito la creazione di una provincia autonoma a maggioranza musulmana nel sud del Paese.
MINISTRO UNGHERESE, NOI E SALVINI DIFENSORI DEI CONFINI
SZIJJARTO, ALLE ELEZIONI EUROPEE SI IMPORR IL SOVRANISMO
“Noi e Salvini siamo dei pionieri, entrambi abbiamo dimostrato che l’immigrazione puo’ essere fermata. Lui l’ha fatto via mare in Mediterraneo, noi ungheresi via terra, lungo i Balcani. Le nostre rappresentano posizioni condivise sul tema dell’immigrazione che non saranno ‘politically correct’, ma senza dubbio pongono come priorita’ la questione della sicurezza dei cittadini dei nostri Paesi e dell’ Europa in generale”. Cosi’ il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, in un’intervista Alla Stampa in cui auspica l’imposizione del sovranismo alle Europee di maggio.
SEA WATCH RESTA IN ATTESA, SALVINI VUOLE POLIZIA A BORDO PORTI CHIUSI ALLA NAVE. CEI, PRONTI A OCCUPARCI DEI MINORI
Domenica di attesa in mare per i 47 migranti a bordo della Sea Watch 3, salvati 9 giorni fa in acque libiche e da due giorni in rada davanti a Siracusa. Il porto resta chiuso per ordine del ministro dell’Interno Matteo Salvini, nonostante le molte voci levatesi a favore dello sbarco. “Non cambio idea’, dice il vicepremier, che minaccia di inviare la polizia a bordo per indagare per favoreggiamento di immigrazione clandestina. Dopo il rifiuto di far sbarcare anche i soli minori non accompagnati, la Cei si e’ detta disponibile ad accoglierli. Il deputato radicale di +Europa Riccardo Magi denuncia: “A me e ad altri parlamentari e’ stato impedito di salire a bordo, violato esercizio prerogative”.
MORTO ZAMBERLETTI, PADRE DELLA PROTEZIONE CIVILE IN ITALIA BORRELLI, PERDIAMO UN AMICO, UN MAESTRO E UNA GUIDA
E’ morto a Varese, a 85 anni, Giuseppe Zamberletti, padre della protezione civile in Italia. Angel Borrelli, capo della Protezione civile, lo ricorda come “un amico, un maestro, una guida”. Zamberletti e’ stato parlamentare della Democrazia Cristiana fin dal 1968 e sottosegretario con Aldo Moro e Giulio Andreotti. Fu commissario straordinario in occasione del terremoto del 1976 in Friuli poi ministro della Protezione civile, affermando l’importanza della prevenzione e della previsione nei disastri naturali. (ANSA).