Ingrana la retromarcia e lo schiaccia contro il muro L’ investitore si costituisce
Investe un ventenne in retromarcia schiacciandolo contro un muro, poi scappa. Dopo qualche ora, sentendosi braccato, va a costituirsi. Passate al setaccio le telecamere di videosorveglianza, sotto torchio l’ uomo al volante della Fiat 600, M.P., residente a Sarno, che rischia l’ accusa di tentato omicidio. «Non è stato un incidente, mi ha caricato con l’ auto più volte intenzionalmente, poteva uccidermi. È una persona che non conosco e non ho mai visto». A parlare è Michele Mareschi, 20 anni, vittima del drammatico investimento. Ha il voto tumefatto, lividi ed ecchimosi gli circondano la fronte e gli occhi, uno zigomo fratturato ed il collo immobilizzato da un collare ortopedico. Disteso in un letto del reparto di chirurgia dell’ ospedale Martiri del Villa Malta, racconta i terribili momenti mentre attende l’ esito della terza tac. Michele è lucido, forte e determinato, chiede giustizia e riesce a ricostruire ogni attimo del terribile impatto di cui è stato vittima, in via Fabricatore, a pochi passi dalla casa comunale. La sua ricostruzione dei fatti non lascia dubbi, una dinamica avallata anche dai testimoni, già ascoltati dalle forze dell’ ordine. «L’ uomo al volante è tornato in retromarcia per investirmi – dice Michele – ha accelerato più e più volte per schiacciarmi contro il muro. L’ istinto mi ha salvato, sono riuscito a saltare sull’ auto. Stavo camminando con mio padre e la mia fidanzata, nel senso opposto alla marcia dell’ auto e l’ abbiamo vista arrivare a tutta velocità. Mio padre ha alzato il braccio per dirgli di rallentare. Ci ha superato, poi, l’ uomo alla guida ha dato un colpo all’ acceleratore ed è tornato a marcia indietro». «Ho visto l’ auto venirmi contro – continua – sono riuscito a scansarmi, poi mi ha caricato con la parte anteriore per colpirmi. Con un balzo sono riuscito a saltare sopra, evitando mi schiacciasse. Così ha spinto altre volte. Poi, è scappato». Pochi, ma interminabili attimi di terrore anche per i presenti: Angelo il papà di Michele che tentava di fermare l’ uomo al volante, la fidanzata Chiara sotto shock, le urla dei residenti della zona e Michele sanguinate. Sul posto un’ ambulanza del 118 e i vigili urbani che hanno avviato le indagini. Visionati i fotogrammi delle telecamere, è subito è partita anche la denuncia sui social. L’ investitore, dopo qualche ora, si è presentato al comando vigili per fornire la propria versione dei fatti, parlando di un errore nell’ inserimento della retromarcia che avrebbe causato l’ investimento. Ma le immagini delle telecamere sembra raccontino tutt’ altro.