Attacco hacker filorussi a Italia: NoName057 prende di mira ministeri e infrastrutture critiche
Un nuovo attacco hacker ha colpito l’Italia, con il collettivo filorusso NoName057 che ha rivendicato la responsabilità attraverso Telegram. L’attacco è stato effettuato come risposta alla visita della premier Giorgia Meloni a Kiev, culminata con l’incontro con il presidente ucraino Zelensky e la promessa italiana di aiuti militari per la guerra contro la Russia.
Gli attacchi Ddos hanno preso di mira una lista di siti istituzionali e associabili a infrastrutture critiche italiane, tra cui il ministero degli Esteri e della Difesa, i Carabinieri, la Banca Bper, A2A (energia), il sito dell’Interno per la carta d’identità, il sito delle Politiche agricole e il gruppo Tim.
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha immediatamente adottato contromisure e molti servizi sono stati ripristinati rapidamente. L’attacco ha una valenza più geopolitica che tecnica, confermando che l’Italia è ancora nel mirino degli attivisti filo-russi. Questo è l’ultimo di una serie di attacchi del genere, che hanno già costretto il governo italiano a rafforzare i dispositivi di contrasto.
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale aveva già segnalato il pericolo di conseguenze critiche per la sicurezza digitale italiana in seguito ad attacchi precedenti, come quelli del 5 febbraio scorso tramite un virus ransomware VMware ESXie e del giovedì precedente contro Acea, l’azienda romana dell’energia elettrica, dell’acqua e del gas. Il collettivo NoName057 utilizza Telegram per coordinare i propri attacchi e sarebbe apparso a marzo del 2022, a ridosso dell’invasione russa. Ha iniziato a prendere di mira i Paesi dell’Est Europa, dalla Polonia alla Lettonia, e alcuni dei suoi membri avrebbero legami diretti con l’intelligence militare russa.