Vongole pescate alla foce del Sarno e distribuite a pescherie e ristoranti del Vesuviano. E nel furgone c’erano ancora tracce di melma, spazzatura e addirittura insetti. Da Castellammare a Ottaviano, la distribuzione dei prodotti ittici viene letteralmente «inquinata» dai pescatori di frodo. All’alba di ieri, il nucleo di Polizia Giudiziaria della capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia hanno effettuato controlli via mare e via terra, volti a scoprire le rotte delle vongole al veleno, potenzialmente cancerogene secondo gli studi effettuati negli ultimi mesi.
Raccolte nella melma alla foce del Sarno, nel tratto di mare antistante lo scoglio di Rovigliano tra le acque di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, quelle vongole finiscono in Penisola Sorrentina e fino ad Ottaviano. Proprio ad Ottaviano, grazie ad alcuni posti di blocco mirati, ieri è stato effettuato l’ ultimo maxi sequestro di molluschi al veleno. Più di due quintali e mezzo di prodotti trasportati in cattivo stato di conservazione.
I prodotti erano ovviamente sprovvisti di fattura e documento accompagnatorio. In totale sono state emesse quattro multe per 4500 euro totali, mentre l’ autista del furgone è stato denunciato a piede libero alla procura di Nola per varie ipotesi di reato, tra cui quella dell’ attentato alla salute pubblica.