Troppi cambi di residenza, troppi spostamenti ritenuti sospetti. Così gli uomini della direzione distrettuale antimafia di Salerno hanno seguito le tracce di tre nordafricani residenti nel comune di Sarno ed appartenenti alla comunità islamica locale. I tre uomini sono finiti sotto la lente di ingrandimento, sorvegliati dagli investigatori che stanno cercando di risalire ai motivi dei continui ed anomali spostamenti e trasferimenti. Il personale specializzato della direzione investigativa antimafia di Salerno è arrivato agli uffici comunali per acquisire informazioni sui tre membri della comunità musulmana ed passare al setaccio i certificati residenziali. I primi accertamenti hanno confermato il fatto che i tre uomini abbiano cambiato residenza più volte. Da qui la necessità di un approfondimento investigativo in quanto presumibilmente interessati in attività pericolose. Tra le circostanze esaminate c’è la causa di massima allerta che preoccupa gli uffici dell’interno di tutta Europa. La comunità islamica locale finisce così di nuovo nel mirino delle forze dell’ordine dopo le precedenti inchieste per spaccio e associazione a delinquere, con relative intercettazioni. In questo caso il lavoro della Dia contempla altri fattori di rischio, inquadrando la città di Sarno come un crocevia dei nordafricani, snodo di collegamento con altri paesi dell’hinterland napoletano. Il centro storico sarnese ospita da anni un centro islamico, moschea che ogni venerdì, ospita i riti di preghiera settimanale dei musulmani che arrivano numerosi anche dai vicini centri dell’hinterland partenopeo. Nell’Agro, in base alle stime approssimative fornite dalle associazioni di volontariato, sono circa cinquemila gli immigrati, considerando anche la grande massa di irregolari che sfugge purtroppo a ogni controllo. Almeno la metà di questi risiede nel triangolo tra Sarno, San Marzano sul Sarno e San Valentino Torio. E si tratta, nella maggioranza, di algerini, marocchini e tunisini.
Fonte La Città