Sulla carta erano circoli socio-culturali o associazioni no profit, nei fatti veri e propri esercizi commerciali, illecitamente «legittimati» a fornire servizi al pubblico. La guardia di finanza ne ha scoperti per il momento almeno quattro, quasi tutti localizzati nella zona del centro cittadino: due bar, un salone da barbiere e un negozio di parrucchiere per donna. Quello di più recente apertura ha avviato l’ attività un paio di anni fa. Tutti registrati, almeno sulla carta, come enti non commerciali, con scopi socio culturali e ricreativi. Un escamotage per dissimulare, nei fatti, attività di tipo commerciale e beneficiare così, in maniera indebita, di un regime tributario di favore, come previsto dall’ ordinamento fiscale per le associazioni no profit. L’ attività di indagine, coordinata dal capitano Nunzio Napolitano, è partita quattro mesi fa. A fornire lo spunto agli investigatori, l’ esito di una serie di controlli effettuati a carico di clienti pizzicati all’ esterno di uno dei due bar, senza ricevute fiscali. Non uno ma decine di casi, che hanno indotto i finanzieri a effettuare ulteriori e più approfondite verifiche. Alle fiamme gialle è bastato accertare la documentazione in possesso dell’ attività in questione per scoprire che si trattava, giuridicamente, di un circolo socio-culturale. La successiva estensione dei controlli su tutto il territorio comunale ha consentito di individuare altri tre enti no profit, che utilizzavano la forma giuridica associativa per mascherare attività commerciali. I quattro esercizi commerciali sono stati segnalati agli uffici comunali competenti, che ora dovranno disporne la chiusura. All’ interno di un bar sono stati rinvenuti pacchetti di sigarette esposti per la vendita senza le prescritte autorizzazioni. Nell’ altro erano state sistemate tre slot machine. Per non parlare degli accessi su strada e delle insegne dei due esercizi commerciali, esposte all’ esterno, con tanto di pubblicità di una nota marca di caffè. «Quello degli esercizi commerciali mascherati da associazioni spiega il capitano Nunzio Napolitano, alla guida della compagnia di via Nuova San Marzano dal 2014 – costituisce un vero e proprio fenomeno nel comune di Sarno, che distorce il mercato e crea una forte concorrenza sleale nei confronti dei commercianti onesti. A ciò si aggiunge il fatto che spesso, all’ interno di questi enti non commerciali, vengono perpetrati altri tipi di illeciti altrettanto gravi da un punto di vista economico, come abbiamo avuto modo di riscontrare. Basti pensare al lavoro nero, alla vendita di tabacchi o all’ esercizio abusivo di scommesse». Gli uomini del capitano Napolitano hanno avviato tutte le procedure per sottoporre alla prevista tassazione tutti i redditi ed i volumi d’ affari.