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“Per l’oasi del Voscone finora solo chiacchiere”

“Altro che assunzioni da Metronotte, piuttosto la provincia di Salerno ci spieghi che fine hanno fatto i soldi per la riqualificazione dell’Oasi Naturalistica del Voscone. Un polmone verde di straordinaria bellezza, abbandonato come non mai”. A parlare sulle condizioni di abbandono in cui versa uno dei polmoni verdi più belli dell’intera Valle del Sarno è il candidato sindaco di Udc- Forza Italia – Forza Libera, Antonio Crescenzo. “Il 7 luglio 2012, alla presenza delle istituzioni provinciali, vi fu al parco Voscone la cosiddetta ‘posa della prima pietra’, e la presentazione del progetto di forestazione e sistemazione idraulico – forestale dell’intera area – parco della Città. Ma purtroppo a quel progetto è stata posta solo la prima pietra, l’area è attualmente chiusa e i lavori non sono mai partiti. Non solo, oggi qualcuno sta addirittura promettendo posti di lavoro in quell’area”. Il progetto, è stato finanziato dal Commissariato ad acta – Gestione attività ex Agensud presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per un importo complessivo di circa 2.084.000,00 euro. Un progetto speciale per gli interventi di forestazione e sistemazione idraulico-forestale per la difesa del suolo nei territori a rischio erosione della Regione Campania. “La pineta del Voscone, inserita nel parco comunale del Voscone, attrezzata con zona pic-nic e con parco giochi, – continua Crescenzo – costituisce un’oasi naturalistica unica per la sua ricchezza di alberi e soprattutto di fauna. È la base di itinerari naturalistici dai risvolti ecologico-ambientali, sociali e ricreativi e deve essere recuperata e restituita all’intera comunità. La prevenzione in termini di difesa del territorio assume un rilievo fondamentale ed irrinunciabile. La tutela del verde urbano, è un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita. Per questo sono convinto che nel comune di Sarno al piano urbanistico comunale (PUC) debba essere affiancato funzionalmente anche il Piano del verde urbano, un documento progettuale oggi poco utilizzato, la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico e rende di fatto meno fruibile il verde per i cittadini. In quest’ottica, proprio attraverso la  riqualificazione dell’oasi Voscone potremmo rilanciare l’intera frazione di Lavorate. La dotazione complessiva del verde urbano, la creazione di parchi attrezzati di quartiere fruibili dal cittadino saranno obiettivi prioritari per la mia amministrazione. Con due polmoni verdi ai due estremi della città: Parco 5 Sensi e lungofiume, a Foce; Oasi Naturalistica del Voscone a Lavorate; al centro attraverso la valorizzazione e potenziamento del Parco Pubblico di Villa Lanzara e la creazione, negli spazi verdi annessi, di un ‘Centro di educazione ambientale’, daremo un volto nuovo all’intera città”. 

 

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