Videomessaggio per i primi 12 mesi di governo: “Anche io sono un essere umano”
“L’Italia vincente”: così Fratelli d’Italia ha deciso di intitolare la manifestazione per celebrare un anno di governo di Giorgia Meloni. All’evento al Brancaccio, a Roma, però, la grande assente è proprio la protagonista, con un cambio di programma all’ultimo minuto. Meloni ha infatti preferito restare a casa “con la figlia”, come ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto dal palco, dopo l’impegnativa giornata di ieri tra Il Cairo e Tel Aviv e dopo i difficili giorni della separazione dal compagno Andrea Giambruno.
“Anche io sono un essere umano”, ha detto la presidente del Consiglio in un passaggio del video messaggio di circa 5 minuti inviato alla manifestazione. La premier rivendica i risultati raggiunti, snocciolati sul palco dai molti ministri presenti, e si dice “fiera di quello che abbiamo fatto e anche di me stessa, nonostante anche tutti i tentativi di dividerci e farci litigare. Sono felice dei risultati che abbiamo raggiunto”. Meloni prima celebra: “Un anno fa è stato un giorno storico, per Fratelli d’Italia e per la destra, per gli italiani che dopo 11 anni di governi confezionati nel Palazzo vedevano finalmente un governo diretta espressione della loro volontà, ed era un giorno storico per l’Italia, che per la prima volta dalla sua unità vedeva una donna alla guida del governo”. Poi si toglie diversi sassolini dalle scarpe: “Gli italiani hanno visto che abbiamo il coraggio e la pazienza per scardinare a una a una le incrostazioni di potere che hanno affogato questa nazione, per riformare nel profondo quello che va riformato senza guardare in faccia nessuno. E questa è anche la ragione per la quale la cattiveria verso di noi, i metodi che si utilizzano per tentare di indebolirci hanno raggiunto vette mai viste prima”.
Non troppo velato il riferimento agli attacchi personali, in particolare negli ultimi giorni con la vicenda che l’ha portata alla separazione dal suo compagno, Andrea Giambruno. All’uscita dal teatro, la sorella Arianna la difende: “Se a voi sembra normale questo tipo di stampa… grazie per il lavoro che fate perché secondo me ci fate prendere un sacco di voti: questo non è giornalismo, è pettegolezzo”. La premier pone l’accento sul fatto che in alcuni ambienti non si era abituati a un presidente del Consiglio che “cammina a testa alta sempre: non sono scesa a compromessi, ho fatto quello che ritenevo giusto fare anche quando dovevo pagarne lo scotto. Perché è così che noi siamo cresciuti ed è così che intendiamo la politica”.
“Quando un anno fa il nostro governo ha giurato”, ricorda la premier, “mi sono chiesta perché in così tanti si commuovessero. E mi chiedo oggi come sia possibile dopo un anno di governo nella peggiore delle situazioni possibili, con grandi difficoltà e anche con gli inevitabili errori che ci hanno accompagnato, che ci sia ancora attorno a noi così tanto affetto da parte degli italiani. Affetto e sostegno distanti anni luce dal racconto dominante sui media. La risposta è molto semplice, perché noi abbiamo portato al governo l’Italia vera, che non è quella descritta nei giornaloni o nei salotti della tv”.
E gli italiani, conclude, “ci riconoscono la coerenza”. Prima del suo intervento, diversi ministri si sono succeduti sul palco illustrando i vari provvedimenti adottati in questi mesi e gettando anche uno sguardo al futuro. E per tutti ha riassunto la situazione il titolare della Difesa, Guido Crosetto, che è anche tra i fondatori di FdI e amico di vecchia data della premier: “Molti pensavano che il lavoro fosse finito quando abbiamo vinto le elezioni. Ma noi avevamo salito una collina, e davanti a noi c’era una montagna. Per tanti anni al governo ci sono state persone che hanno guardato la montagna e hanno pensato ‘è troppo ripida, non ce la faremo mai’. Giorgia Meloni ha iniziato a piantare i picchetti, per scalare la montagna, e la montagna si deve scalare tutti insieme, non lasciando indietro nessuno”.