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Robustelli: «Così mi hanno chiesto soldi per superare un concorso»

«In questa vicenda sono parte offesa, vittima. Non lo dico io, ma la Procura di Nola. Ho raccontato tutto ai magistrati. Non consento ad alcuno di fare politica di basso profilo utilizzando artatamente il mio nome e l’ istituzione che rappresento». A parlare è il vice sindaco di Sarno, Roberto Robustelli, ritrovatosi dinanzi ad una richiesta di denaro, nel caso del concorso al Comune di Sant’ Anastasia, ed ha scoperchiato il vaso.

Secondo quanto emerso dalle indagini della guardia di finanza di Nola, coordinate della Procura, che ha portato a misure cautelari che hanno riguardato il primo cittadino di Sant’ Anastasia, Raffaele Abete, il segretario comunale Egizio Lombardi e il legale rappresentante della Società Cooperativa Agenzia Selezioni e Concorsi, Alessandro Montuori, alteravano per via informatica i risultati delle prove dei concorsi pubblici in cambio di mazzette. «Ho raccontato tutto, ho reso dichiarazioni spontanee contribuendo alle indagini». Spiega Robustelli che aveva partecipato al concorso per istruttore amministrativo. Dagli atti si legge che «Lombardi e Montuori in concorso tra loro con più atti del medesimo disegno criminoso, abusando delle loro qualità o dei lori poteri, compivano atti idonei diretti in modo non equivoco ad indurre Robustelli a consegnare la somma di euro 20mila al fine di consentirgli di superare la prova concorsuale e classificarsi, in tal modo, tra i soggetti idonei e vincitori. Evento non verificatosi per il rifiuto manifestato dal Robustelli».

«Se finora non sono intervenuto sul caso – continua il vice sindaco di Sarno – è perché ho rispetto della magistratura e delle indagini; quando però vedo qualcuno tentare in più modi di sovvertire la realtà, con illazioni devo necessariamente dire basta per difendere l’ onorabilità mia e dell’istituzione che rappresento. Sono amareggiato da una politica che vuole stravolgere la verità per travolgere la persona, l’ uomo. Non lo consento per me, per la mia famiglia, per il ruolo che rivesto e per la mia città che non può essere associata ad una vicenda che non la tocca. Ho partecipato a dei concorsi pubblici, anni fa, quando ero consigliere comunale. Anche a questo di Sant’ Anastasia finito giustamente in una indagine complessa della magistratura. Ho subito una pressione con la richiesta di consegnare 20 mila euro per superare la prova concorsuale. Mi sono rifiutato. Tutto questo è agli atti. Sono andato via disgustato. Ho reso spontanea dichiarazione ai magistrati. Ho raccontato quanto accadutomi, parlato con la Procura di Nola contribuendo alle indagini. Non posso riferire oltre perché la vicenda è coperta da segreto istruttorio. A carico delle persone raggiunte da misure cautelari, che dovranno rispondere di vari reati a loro ascritti, esiste un procedimento che mi vede parte offesa. Nelle indagini accurate, nei controlli, sono stati segnalati comuni in cui le procedure concorsuali sono state viziate. Nessun assessore o esponente dell’ amministrazione è indagato».

LE DIMISSIONI Intanto, otto consiglieri di opposizione, tranne il consigliere Anna Robustelli, hanno indetto una conferenza stampa per lunedì prossimo chiedendo «le dimissioni immediate degli amministratori coinvolti a vario titolo e l’ annullamento e rinvio delle prove concorsuali con il coinvolgimento, per le nuove selezioni, di organismi terzi, un confronto in consiglio comunale»

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