Istituzionale. Attentissimo a non toccare il tema delle prossime amministrative. Si tiene alla larga, insomma, il governatore De Luca anche ieri, ad Angri, durante un incontro con i sindaci dell’agro nocerino. Profilo stretto da presidente della Regione e nessun accenno al voto. Nonostante in sala i primi cittadini e candidati sindaco abbondino. Poi solo alla fine un attacco ai grillini «che capiranno, dopo i casi di Livorno e Parma, la differenza tra fare i moralisti e governare». Anche se, a sorpresa, salva il primo cittadino di Parma Pizzarotti: «Ha avuto un avviso per abuso d’ufficio ma è una persona perbene, ve lo assicuro». All’inizio, però, preferisce, invece, tornare a più di quarant’anni fa. «Qui, ad Angri, io passavo notte e giorno negli anni della battaglia del pomodoro. Era il 73-74 e al castello Doria avevamo la nostra base strategica per organizzare i blocchi alla Doria». E l’amarcord continua ricordando «il compagno Ferraioli, cuoco della Fatme, ucciso dalla camorra perché non vi scese a patti». «Questo per dire che io – aggiunge – sono più nocerino di molti altri. Ed essere qui prima che un dovere politico, è un’esigenza umana». In mezzo quello che De Luca definisce «il declino dell’agro se non riusciamo a rimboccarci le maniche. Ora o altrimenti il destino è segnato». E rilancia i progetti per l’ex area un tempo a vocazione agricola «che, lo dico subito, non può puntare certo sul turistico o pensare di attrarre milioni di visitatori». E, quindi, trasporti anzitutto, incentivi alle imprese e potenziare la produzione del territorio. A cominciare da un nuovo mercato dei fiori. Dove? «A Scafati, anche se non lo meriteresti», scherza De Luca rivolgendosi verso il sindaco azzurro della cittadina Pasquale Aliberti seduto in sala. Ed è solo la prima frecciata, perché la seconda è sull’ospedale: «Dovrei farlo chiudere ma rimarrà…».Boutade a parte, declina lo sviluppo sui trasporti annunciando un potenziamento delle strade ferrate «per collegare l’agro verso Salerno con le ferrovie e dall’altro lato con la Circumvesuviana. Una metropolitana per l’agro, insomma, in cui ogni cittadina godrà di due fermate. E, ancora, «due nuovi svincoli: uno sulla A3, l’altro sulla A30». In mezzo, oltre al rilancio del progetto grande Sarno per la bonifica, nuova linfa per le aree industriali. «Qui abbiamo ancora il 30 per cento del tessuto produttivo. Così come a Battipaglia. A Salerno invece tutto è saltato», premette De Luca annunciando «uno sgravio sul credito d’imposta regionale, che si aggiunge a quelli previsti dal governo, per le aziende che assumono lavoratori». Ipotesi di lavoro già in rotta di arrivo e con un ok che dovrebbe arrivare in uno dei prossimi consigli regionali. Alla fine, solo alla fine, torna su quel reato di abuso d’ufficio che gli ha complicato la vita (politica) per molti mesi. Alza un po’ i toni ma senza toccare le vette del passato. «Chi ruba deve andare in galera a vita ma non è possibile – attacca – ritrovarsi con stipendio dimezzato e tolto da un ufficio solo per una condanna in primo grado per abuso d’ufficio: cose demenziali del governo Monti», dice riferendosi ai dipendenti pubblici. «L’avranno ora capito – conclude – anche i cinquestelle dopo i casi di Livorno e Parma, anche se Pizzarotti è una persona perbene: questa è la differenza tra moralismo e governare. Per questo li attendo ora al prossimo consiglio regionale per vedere cosa diranno» Fonte :Il Mattino