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Crisi ospedale a Sarno, a rischio chiusura anche il reparto di cardiologia

Si fa sempre più critica la vicenda del Martiri del Villa Malta di Sarno

Pioggia di dimissioni. Chiesto a Canfora, ad assessori e consiglieri un atto estremo di protesta con la presentazione delle dimissioni. Il sindaco è netto: «Non abbandono la nave in un momento critico. Sono accanto alla mia comunità e continueremo a lottare».

E chiama il prefetto. «Situazione difficile anche da un punto di vista sociale e di sicurezza». Si fa sempre più critica la vicenda del Martiri del Villa Malta di Sarno. Nulla cambia, nonostante i numerosi appelli. In corsia l’emergenza si tocca con mano ogni istante. Dimissioni a catena dei medici. I super turni continuano a far cadere un reparto dopo l’altro. Alla base delle decisioni estreme dei camici bianchi ci sono infatti le turnazioni in pronto soccorso dove la carenza di personale ha determinato condizioni estreme di lavoro.

Medici di reparto a sostenere l’emergenza e divisioni sguarnite. È così che anche dal reparto di cardiologia si dice basta. Il sacrificio richiesto in questi mesi pare sia valso a poco. Non si sono messe in campo azioni, la Regione Campania non risponde ed anche la richiesta di convocazione della V Commisione sanità, presentata da tutti i sindaci dell’Agro e dei paesi del vesuviano, per ora è caduta nel vuoto. E così dopo la chiusura della lungodegenza, dell’ortopedia di un’alta di medicina, rischia di chiudere le porte anche cardiologia.

«Ci sono medici che hanno rassegnato dimissioni – spiega Ciro Palumbo, operatore sanitario e sindacalista – Sulla carenza pronto soccorso non abbiamo ancora riscontri positivi dalla Regione, dall’Asl, dalla politica. Se non riusciamo a mettere una toppa all’emergenza, gli altri reparti affonderanno. Non possiamo pensare di chiudere le divisioni, i pazienti andranno a pesare sugli altri ospedali». Nella riunione del comitato Insieme per la salute sono state avanzate nuove proposte. «Al sindaco chiediamo di rassegnare le dimissioni in un atto che si ponga in contrasto con quella che è la governance della Regione Campania. Chiediamo a tutte le cariche istituzionali del paese, assessori e consiglieri comunali in primis, di rimettere simbolicamente le proprie cariche nelle mani del sindaco».

E Canfora mette in fila le necessità. «Sarno è un presidio indispensabile, non abbandono la nave nel momento critico. Da istituzione continuo senza sosta a far valere le nostre ragioni su tutti i piani istituzionali. Ho chiesto un incontro col prefetto, ed ancora certezze su medici di pronto soccorso per il nostro ospedale. Sono accanto alla comunità, agli operatori in questo percorso che è di diritto alla salute».

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