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Accoglienza Migranti: tensioni nell’Agro. Bottone dice “no”, Canfora dice “sì”

“Bisogna accoglierli e dare disponibilità”. Servono strutture per ospitare altre persone, altri migranti ed il Prefetto di Salerno ha già chiamato i comuni dell’agro sarnese nocerino. I sindaci sono su posizioni diverse ed è  tensione tra chi dice “no” e chi si rende invece disponibile. Visioni contrapposte per il sindaco di Pagani, Salvatore Bottone ed il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora.

Due giorni fa la lettera del sindaco di Pagani, Bottone, al prefetto per dire che il suo territorio è già saturo e non può accogliere più nessuno. “È importante, specificare – così la nota-  che si tratta di contesti sociali dove persistono grandi difficoltà e numerosa è la presenza di extracomunitari regolarmente residenti oltre a tanti altri che, purtroppo, risultano irregolari. Un tessuto sociale, quindi, che non è pronto a fronteggiare tali ulteriori richieste che scatenerebbero una “guerra tra poveri” e renderebbero ancora più precari gli equilibri sociali che oggi, noi amministratori, fatichiamo a tenere in vita. In virtù di quanto detto e solo per tali complicate condizioni sociali, in qualità di Sindaco della città di Pagani e di Rappresentante del Comune Capofila dell’Ambito SA1, esprimo volontà negativa ad ospitare nuovi migranti” Riferendosi ai comuni di Sarno, San Valentino Torio e San Marzano sul Sarno.

“Bottone non parla a mio nome”, ci tiene a chiarire il primo cittadino di Sarno, Canfora. Che poi è l’unico che i migranti, ben 122, li ha nel suo comune. A Pagani, a Nocera e in tutto l’agro nemmeno uno. “Capisco che ogni sindaco sia alle prese – spiega Canfora – con emergenze quotidiane ma non possiamo avere due pesi e due misure. Non è che io sul mio territorio ho 122 persone e il mio collega non ne voglia prendere nemmeno uno: un piccolo sacrificio dobbiamo farlo tutti. Queste persone non vengono qui in vacanza ma fuggono da guerre e carestie e abbiamo il dovere di fare qualcosa. E, giustamente, il prefetto lavora in questo senso”. Ed a Sarno ci sono anche progetti di integrazione: “Tra i nostri ospiti ci sono persone laureate e che parlano tre lingue: per il nuovo anno scolastico saranno impegnati a dare lezioni alle scuole serali”. Ma lei prenderebbe altri o siete saturi come dice il collega di Pagani? “Ripeto: non ha parlato per me. Comunque la mia risposta è sì, venti o trenta nessun problema ma – ripete Canfora – occorre che tutti facciano un piccolo sacrificio”.

 Il sindaco di Pagani, a distanza di ventiquattr’ore, non fa marcia indietro e dice: ” Confermo quanto detto. Non sono razzista. Ci è stata chiesta dal prefetto la disponibilità per 100 persone e credevo che con la permanenza di 120 a Sarno si fosse esaurito il nostro compito come zona d’ambito. E comunque dopo una ricognizione abbiamo appurato come non ci siano strutture e nessun privato ha risposto al bando. Alla richiesta del prefetto non potevo rispondere sì e poi non avere mezzi per accogliere queste persone. Tutto qui, mi spiace per le polemiche perché credo che queste persone debbano essere accolte. Ora faremo una nuova ricognizione.

Bottone Canfora

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