Terremoto: in Turchia il bilancio dei morti è salito a 2.921, in Siria 1451
E’ salito ad almeno 4300 morti il bilancio del terremoto che nella notte di ieri ha colpito la Turchia e la Siria. Almeno 2921 le vittime accertate in Turchia, secondo l’Autorità per la gestione delle emergenze (Afad) e 15800 i feriti. In Siria i morti sono 1451, stando ai dati forniti dal governo di Damasco e da fonti delle squadre di soccorso.
E’ il bilancio, ancora provvisorio, dopo il violento terremoto nel sud della Turchia, al confine con la Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale. La scossa più forte è stata di magnitudo 7,7 della scala Richter, alla quale ne sono seguite altre anche molto forti.
“Abbiamo bisogno di aiuto. La comunità internazionale deve fare qualcosa per aiutarci, per sostenerci. La Siria nordoccidentale è un’area disastrata. Ci serve l’aiuto di tutti per salvare la nostra gente”. A lanciare la richiesta è Ismail Al Abdullah, dei Caschi Bianchi, l’organizzazione di difesa civile siriana che opera nelle aree della Siria sotto controllo dei ribelli.
Da Sarmada, vicino al confine con la Turchia, Abdullah ha spiegato alla Bbc che “numerosi edifici in diverse città e villaggi della parte nordoccidentale del paese sono crollati, sono andati distrutti dal sisma. Le nostre squadre hanno risposto a tutte le richieste, in tutti i posti e in tutti gli edifici e tuttora molte famiglie si trovano sotto le macerie. Stiamo cercando di salvarle ma per noi è un compito difficilissimo”.