«Se gli altri sono disposti a fare un passo indietro io sarò il primo a farlo, diversamente andremo ciascuno per la propria strada e ci confronteremo alle urne». È lapidario Sebastiano Odierna, indicato quale candidato sindaco di Fdi per le amministrative di maggio. Avrebbe voluto un centrodestra compatto, una grande coalizione come quella che portò Amilcare Mancusi alla vittoria nel 2009, invece si fanno i conti con una alleanza ridotta all’osso, almeno quattro candidati sindaco interni all’attuale maggioranza e partiti sparpagliati. Il nome di Odierna, cirielliano di ferro, determinato ed influente, è venuto fuori dall’ultima riunione di Fdi, anche se i progetti erano altri. Egli stesso non nasconde il percorso verso la Regione già intrapreso da tempo, ma chiarisce diversi punti. «Io ho avviato un cammino per fare in modo che la città abbia un referente anche ad altri livelli, come ho già assicurato un punto di riferimento da anni in Provincia. A me piace vedere insieme il centrodestra, non disperso così come sta succedendo». Di fatto l’Udc ha raggiunto l’accordo con Forza Italia ed ha presentato la candidatura di Antonio Crescenzo, Franco Annunziata è candidato con il movimento civico «Sarno città da Vivere», Lucio Annunziata ex consigliere di maggioranza concorre con la civica «Sarno Attiva». Il sindaco Mancusi aveva proposto quale suo successore Ignazio Ingenito, un nome venuto meno nelle ultime ore con la designazione di Odierna. Proprio quest’ultimo oggi invita tutti a ripensarci e lancia nuovamente l’idea delle primarie, quasi in extremis, per ricompattare la coalizione.
«Spero che il buonsenso prevalga. Io sono a favore di una coalizione unita che possa trovare punti e spunti comuni da portare avanti, ed è un’idea che non ho abbandonato. Spiace aver costatato delle fughe in avanti. Mente si stava organizzando un tavolo politico sul quale discutere dei possibili candidati qualcuno ha pensato di fare il salto. Voglio richiamare tutti al senso di responsabilità, noi siamo aperti ad un confronto con chi è pronto a dialogare. Non è escluso si possano fare le primarie, perché c’è ancora tempo. Tutti, però, devono essere disposti a fare un passo indietro». Rossella Liguori