Denunce contro i sindaci che hanno emanato delle ordinanze di stop alle lezioni in presenza
La battaglia per le scuole aperte in Campania continua. E, adesso, scende in campo anche il Codacons: l’associazione, infatti, ha presentato delle denunce contro i sindaci che hanno emanato delle ordinanze di stop alle lezioni in presenza nelle scuole e non cancellato i loro provvedimenti in seguito alla decisione del Tar che ha sospeso l’ordinanza della Regione.
«È inaccettabile e assolutamente non condivisibile la decisione sconsiderata di alcuni sindaci campani di tenere ancora oggi e per i prossimi giorni chiuse le scuole», spiega il vice-segretario nazionale del Codacons, Matteo Marchetti, che annuncia “azioni di forza”.
«Ed è proprio per questo motivo che, in caso di chiusura procrastinata, si procederà a denunciare alle Procure della Repubblica competenti i sindaci dei comuni per il reato di interruzione di pubblico servizio».
Nel mirino del Codacons, sono finiti gli amministratori di tantissimi comuni del Salernitano che hanno varato dei provvedimenti ad hoc negli ultimi giorni. I sindaci di Sassano, San Rufo, Sant’ Arsenio, Vallo della Lucania, Ascea, Gioi, Sapri, Giffoni Valle Piana, Sant’ Egidio del Monte Albino, Olevano sul Tusciano, Roccagloriosa, Scafati, Teggiano, Auletta, Buccino, Caggiano, Campagna, Castelnuovo di Conza, Colliano, Contursi Terme, Laviano, Oliveto Citra, Palomonte, Ricigliano, Romagnano al Monte, Salvitelle, San Gregorio Magno, Santomenna, Valva, Vietri sul Mare, Cetara, Maiori, Minori, Ravello, Scala, Atrani, Amalfi, Conca dei Marini, Furore, Praiano, Positano e Tramonti, tutti centri dove si è optato per ulteriori restrizioni e dove lo stop alle lezioni in presenza nelle scuole è proseguito pure dopo la bocciatura del Tar all’ordinanza regionale.
