Italia divisa sulla riapertura in presenza delle scuole superiori. Un italiano su due è d’accordo con le regioni che hanno rimandato l’apertura. La gran parte però, ben l’ 80%, pensa anche che la didattica a distanza penalizzi fortemente gli studenti.
E’ quanto emerge da un sondaggio Emg-Different/Adnkronos. Alla domanda sullo slittamento dell’ apertura delle scuole superiori, il 50% degli intervistati ritiene che sia giusto, mentre il 46% risponde che è sbagliato (4% non risponde). Diversificata la risposta in base all’ età: tra chi ritiene giusto rimandare l’ apertura delle superiori, 40% di uomini e 57% di donne. Tra i favorevoli a tenere ancora le classi chiuse, il 50% è under 35, il 44% è nella fascia tra i 35 e i 54 anni, il 53% è sopra i 55 anni.
Alla domanda “la didattica a distanza alla lunga, secondo lei, quanto penalizza la formazione degli studenti?”, la maggior parte degli intervistati ritiene la Dad penalizzante.
L’ 80% degli italiani la pensa così ($3% molto penalizzante, 37% abbastanza), mentre per il 13% la dad è poco penalizzante e per il 5% per nulla. Perfetta parità di genere nella risposta, 80% sia donne sia uomini. Livellata anche la risposta in base alla differenza di età: tra coloro che ritengono la Dad penalizzante, l’ 80% è under 35, il 78% tra 35 e 54 anni, l’ 82% over 55.
Il sondaggio, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per sesso, età, regione, classe d’ampiezza demografica dei comuni, è stato realizzato il 12 gennaio 2021 con il metodo della rilevazione telematica su panel, su un campione di 1684 casi.