Una struttura lasciata nel degrado, al centro dei comparti abitativi ricostruiti nel post frana
«La riqualificazione è un atto dovuto, morale ed etico, nonché funzionale all’organizzazione sanitaria». Così il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, sull’ex ospedale Villa Malta, travolto e distrutto dalle colate di fango nella notte del 5 maggio 1998 all’interno del quale trovarono la morte medici, infermieri, operatori sanitari e pazienti. Una struttura lasciata nel degrado, al centro dei comparti abitativi ricostruiti nel post frana.
Emblema della terribile tragedia di 25 anni fa, e del coraggio dei camici bianchi che non abbandonarono i pazienti, è oggi simbolo di abbandono tra un ingresso puntellato, cornicioni instabili, un cancello in ferro a sbarrare l’atrio. Uno scheletro insicuro con crolli continui nelle aree interne, tante le segnalazioni e le denunce dei residenti.
Negli anni sono stati diversi i progetti per la riqualificazione ed una nuova anche destinazione d’uso. Progetti rimasti solo su carta. C’è un finanziamento che a quanto pare è fermo da qualche parte.
A lanciare l’ennesimo appello per una reale progettualità, è il sindaco, Giuseppe Canfora. «Erano arrivati 6 milioni da investire perché diventasse ospedale di comunità. Sono fondi che devono essere utilizzati per ristrutturare l’ex Villa Malta. Tra l’altro potrà ospitare anche il distretto sanitario che è ancora oggi ubicato all’interno del centro sociale».