Ha appena 30 giorni l’ultimo bimbo risultato positivo al covid 19
Ancora neonati positivi a Sarno, impennata di casi e si fatica a contrastare la furia del contagio. Ha appena 30 giorni l’ultimo bimbo risultato positivo al covid 19, arrivato al Martiri del Villa Malta lunedì mattina.
Una sintomatologia che per fortuna non ha richiesto ospedalizzazione, il piccolo si trova ora in isolamento domiciliare, seguito e monitorato dall’Usca. Solo pochi giorni prima, un altro bambino di tre mesi, risultato infetto, ed ancora un piccolo di 28 giorni, poi, trasferito al Santobono.
Corre veloce la nuova variante Omicron, lo fa tra i contatti familiari, dove spesso si abbassano le difese. Ed è una escalation che spaventa a causa dell’alta contagiosità e sta portando i dati, su tutto il territorio nazionale, a toccare cifre mai viste prima.
Così nell’Agro, dove gli ospedali sono presi d’assalto ed un’alta percentuale riguarda il Covid che nei i bambini, anche nella fascia di età 5 11 anni, arriva prima del vaccino. È una corsa contro il tempo. A Sarno si lavora duramente, l’ospedale fronteggia la nuova emergenza in ogni modo creando nuovi percorsi all’interno. A spiegarlo è il primario di Pediatria, Gianluigi Palamone.
«Abbiamo assistito negli ultimi giorni ad uno stravolgimento totale del quadro epidemiologico; migliaia di positivi al giorno, un’alta percentuale riguarda i bambini, parliamo della fascia di età pediatrica. Abbiamo dovuto rivedere i percorsi all’interno del nostro ospedale, per tutti quei bambini che giungono in pronto soccorso con una sintomatologia o un dato anamnestico di contatto in ambito familiare. È evidente la rapidità di diffusione della nuova variante Omicron, ad altissima contagiosità, che è difficile da controllare.
La rete pediatrica ospedaliera in Campania ha una organizzazione che, seppur napolicentrica, fino a poco tempo fa si è rivelata efficace per i numeri avuti, ora è difficile. All’improvviso lo scenario è cambiato, la visione attuale è complessa, la variante Omicron ci pone dinanzi alla necessità di garantire i posti letto per i bambini covid che hanno bisogno di cure ospedaliere. Probabilmente per la Campania, quale territorio molto vasto, gli unici poli a Napoli non bastano.. Salerno come capoluogo potrebbe fungere da ulteriore riferimento per dare una risposta in più. Continuiamo con i vaccini, siamo partiti il 16 dicembre e ci sono sedute settimanali, abbiamo un numero di adesioni sorprendente, e diversi bambini a breve, il 6 gennaio, faranno la dose di richiamo».