Dagli accertamenti economico-patrimoniali delle Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, sarebbe emersa, secondo l’accusa mossa nei confronti di Salvatore Squillante, “la grande sproporzione tra i redditi dichiarati e l’elevato tenore di vita probabilmente di evasione fiscale e di fallimenti pilotati“.