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Samuele Esposito torna sul ring per il titolo europeo dei superleggeri

esposito-vs-godor-1Esposito torna in Spagna a distanza di poco più di un anno. Oggi a Barcellona affronterà il pugile catalano Sandor Martin per il titolo della Comunità Europea, categoria superleggeri. Ancora un match titolato, dunque, e ancora una trasferta spagnola con i relativi rischi legati al fattore campo. Un anno fa l’allievo di Biagio Zurlo incontrò Ruben Nieto a Madrid per lo stesso titolo e ne uscì sconfitto ai punti malgrado meritasse qualcosa di più a detta degli stessi osservatori spagnoli. «Stavolta è diverso – si affretta a precisare il pugile di Sarno – innanzitutto perché contro Nieto ebbi seri problemi di peso, alle nove di sera della vigilia dovetti rifugiarmi in una sauna per smaltire gli ultimi grammi. Il tutto naturalmente non giovò al mio rendimento, sia fisicamente che psicologicamente. Eppure avrei meritato almeno il pari; se la giuria me lo avesse dato non sarebbe cambiato niente perché il campione era lui e quindi avrebbe conservato il titolo». Discorso diverso si prospetta adesso: «Stavolta il titolo è vacante – spiega – e già questo cambia in partenza la prospettiva. Ma sono consapevole che se finisce ai punti, per convincere i giudici non basta vincere, ma devo stravincere. Mi sono preparato bene, l’approccio al match è stato molto diverso, sotto la guida del maestro Biagio Zurlo ho svolto una preparazione accurata, e non ho problemi di peso. E poi mentalmente sono molto più caricato». Né lo spaventa il fatto che Martin, classe ’93, altezza 1,74, 21 vittorie e una sola sconfitta in carriera, è un mancino naturale, il che in genere crea qualche problema ai pugili di guardia ortodossa. Samuele, classe ’85, alto 1,66, 19 vittorie e due sconfitte, ha messo in valigia anche una buona dose di convinzione: «Di mancini e di pugili più alti di me ne ho incontrati tanti in carriera e li ho sempre battuti. La mia ultima vittima è stato Zamora, un nome nella categoria, e l’ho battuto nettamente. E poi, a parte Nieto, la mia unica sconfitta fu decisa da un arbitro frettoloso per una ferita al sopracciglio mentre ero ampiamente in vantaggio». Esposito ha già messo in bacheca il titolo italiano (poi lasciato per mancanza di sfidanti) ed il titolo Internazionale Ibf, conquistato proprio contro Zamora. La cintura EU per cui si batterà domenica a Barcellona, gli consentirebbe un notevole salto nelle classifiche di merito e quindi la qualifica di sfidante al titolo europeo, ora in possesso di Michele Di Rocco. Sarebbe un bel derby continentale tutto italiano al limite dei 63 chili. Fonte: Il Mattino

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