Il sindaco chiude la Prt srl. «Si faccia chiarezza subito».
È l’ azienda di stoccaggio di rifiuti, nell’area industriale di via Ingegno, andata a fuoco nella notte tra mercoledì e giovedì, facendo scattare l’allarme ambientale, i rilievi delle centraline dell’Arpac e le indagini del Noe per chiarire l’origine del rogo. Ieri è arrivata l’ordinanza del sindaco, Giuseppe Canfora, un «provvedimento urgente a seguito dell’incendio al Polyurethan Recycling Tecnology srl». È stata ordinata «l’interruzione delle attività lavorative, la chiusura dell’opificio industriale fino a quando non perverranno i risultati relativi alle misurazioni che sta effettuando l’ Arpac Salerno, relativamente agli inquinanti sprigionatisi a seguito dell’incendio consistenti in polveri sottili, diossina, metalli pesanti e Ipa».
Si indaga, intanto, per risalire alle origini del rogo, sono stati effettuati ancora rilevi sul posto. L’ incendio ha interessato l’ area di deposito del materiale plastico originato dalle attività di recupero, stoccato in balle sovrapposte da circa 1 metro cubo di volume ciascuna. L’ Arpac ha installato in località Ingegno, un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria in relazione a parametri quali polveri sottili, ossidi di azoto e benzene. I risultati dovrebbero arrivare nel giro di cinque giorni. Intanto è vietato nel raggio di 2 chilometri dal terribile rogo la vendita ed il consumo di frutta ed ortaggi.
L’ IMPATTO «Siamo lasciati soli. I nostri esposti sono rimasti inascoltati – ha detto Canfora – le nostre denunce sono cadute nel vuoto. Non abbiamo mai autorizzato queste attività, non dipendono da noi le autorizzazioni. Noi sindaci siamo scavalcati». Scoppia la rabbia dei residenti e degli imprenditori della zona, esasperati già da tempo anche dagli odori nauseabondi ed ora terrorizzati dall’ impatto di quanto accaduto. «Siamo esasperati dicono viviamo e lavoriamo a pochi passi da questa azienda che rende l’ aria irrespirabile. Ora l’ incendio con il gravissimo danno ambientale. Abbiamo paura per la nostra vita e quella dei nostri figli».
Sul caso è intervenuta anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Luisa Angrisani. «Nella conferenza dei servizi, che il sindaco Canfora ci ha preannunciato chiederemo agli enti competenti una necessaria diminuzione della quantità di rifiuti stoccabili e lavorabili». Indagini rigorose le ha chieste anche il ministro Costa che ha attivato il Noe. «Il settore dei rifiuti è sotto attacco e neanche in un periodo di grave emergenza sanitaria come questo che stiamo vivendo i piani criminali rallentano con spregio di ogni norma e di ogni morale».