Querelato perché parlò di rapporto di subalternità tra politica e malavita. Il sindaco Canfora ritira la querela a Stefano Boeri, ma con ogni probabilità la causa andrà avanti lo stesso. L’allora sindaco, Amilcare Mancusi presentò l’esposto non solo in veste di primo cittadino, ma anche come membro del consiglio comunale. L’urbanista, incaricato di redigere il Puc, fu querelato il 6 marzo del 2012 da Mancusi per alcune dichiarazioni rilasciate ad una trasmissione televisiva Rai. “Non ho mai avuto una sensazione così netta – disse – di un rapporto di subalternità tra politica e malavita organizzata come ho avuto a Sarno”. Dichiarazioni che furono considerate lesive dell’onore e del decoro della città tanto da spingere Mancusi alla querela. Nei giorni scorsi, il sindaco Giuseppe Canfora si è recato in Procura per ritirare l’esposto. “Ritengo – ha spiegato – che le affermazioni del professor Boeri, stimato professionista, in più occasioni, anche attraverso la sua attività lavorativa, ha dimostrato un vivo interesse per la città, non siano lesive, ma esprimano una evidente preoccupazione per la sorte dei cittadini. La remissione della querela è un’occasione per rinsaldare e ripristinare il rapporto di collaborazione con Boeri”. Eppure il procedimento potrebbe andare avanti portando la magistratura a determinarsi sul caso. Mancusi, infatti, presentò non una, ma ben due querele. “La causa andrà avanti poiché presentai ulteriore querela quale componente del consiglio comunale. – sottolinea – Prima di proporla chiesi una apposita riunione dei capigruppo per verificare vi fossero gli stessi intendimenti. Il sindaco Canfora si arroga un diritto non suo. Non tocca a lui stabilire se quelle affermazioni fossero lesive, ma alla magistratura. Vi è una cospicua parte della cittadinanza che ancora si sente offesa dalle parole proferite da Boeri, il quale avrebbe fatto bene a spiegarlo quando aveva incarico di redigere il piano regolatore generale o quando gli fu revocato. Non si oppose nelle sedi opportune, parlando poi in tv e senza che potessimo replicare.