Lesioni interne, perforazione dei polmoni e dell’intestino, ma nessuno se ne accorge. il 12enne, Costantino Costabile è morto dopo una agonia durata mesi ed un’odissea tra un ospedale e l’altro. La Procura ha aperto un’inchiesta e sequestrato tutte le cartelle cliniche.
Ha cessato di battere il cuore del ragazzo di Palma Campania che dallo scorso mercoledì era in coma irreversibile nell’ospedale Santobono: i medici avevano da tempo spiegato alla famiglia che le sue condizioni erano disperate e che era tenuto in vita soltanto dai macchinari.
Gli organi del piccolo Costantino verranno donati, ma è in piedi anche una inchiesta della procura di Napoli che ha disposto già il sequestro di tutte le cartelle cliniche riguardanti il ragazzo, oltre all’autopsia.
Costantino cadde mentre era in bici due mesi fa e potrebbe essere stata proprio la caduta a determinare una lesione degli organi interni di cui nessuno si era accorto. Passò del tempo e il ragazzino avvertì altri malori, in particolare ebbe un mancamento mentre giocava a pallone, la sua passione: a quel punto la famiglia decise di vederci chiaro e lo fece visitare prima nell’ospedale "Martiri del Villa Malta" di Sarno e poi al Santobono, era il 27 maggio.
Un mese dopo, il 25 giugno, altri problemi, sempre mentre giocava a calcio e, finalmente, la diagnosi esatta: Costantino ha convissuto per mesi con una perforazione dei polmoni e dell’intestino che ha provocato danni irreparabili anche a tutti gli altri organi. Nel frattempo ha continuato a giocare e finanche a fare provini con squadre di serie A e B. Ma tutta la verità dovrà dirla l’inchiesta: la famiglia Carbone ha già nominato un legale di fiducia.
Il Mattino.it