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Ospedale – Padre Maurizio denuncia: “Rischiamo di perdere i reparti”

“Ospedale inefficiente. Rischiamo di perdere i reparti. Di chi è la responsabilità?”. E’ il grido d’allarme lanciato da Padre Maurizio Albano, cappellano dell’ospedale “Martiri del Villa Malta” e presidente emerito del comitato pro Villa Malta. Il nosocomio sarnese pare non abbia mai toccato la vetta della sua piena operatività e non abbia mai onorato appieno le sue potenzialità. Un ospedale moderno, all’avanguardia, inaugurato nel 2007 dopo la distruzione del vecchio ospedale in via Pedagnali, devastato dalla frana del 5 maggio 1998. Una struttura risorta dalle sue ceneri dopo tante battaglie per la ricostruzione, ma oggi, purtroppo, con tante falle, ombre ed interrogativi. Un pronto soccorso al limite, reparti con stanze chiuse, divisioni con macchinari poco utilizzati, unità nel caos. Manca il personale, gli accessi al pronto soccorso ogni anno superano la reale possibilità di gestione, ridotti anche i posti letto. Un collasso non proprio inaspettato, ma dovuto a carenze insite e trascinate per anni. Delle mancanze che sono andate tragicamente consolidandosi fino al punto estremo. Lo conferma Padre Maurizio che, dopo le tante lotte e manifestazione per una sanità efficiente e dignitosa a Sarno, chiede “risposte concrete e non promesse” al direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio Giordano; al sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora; al direttore sanitario dell’ospedale, Vincenzo Crescenzo. Il francescano lo fa anche attraverso un manifesto affisso sui muri della città a firma del comitato “Pro Villa Malta” di cui è presidente. “Perché l’ospedale “Villa Malta” non offre più all’utenza un’assistenza efficiente e dignitosa? – si legge – Le risposte sono diverse. C’è una carenza del personale sanitario, parasanitario e amministrativo; una riduzione dei posti letto in alcune divisioni, già attuato in chirurgia e prossimamente anche nelle altre; pericolo di chiusura di servizi eccellenti: endoscopia, fisiopatologia respiratoria, diabetologia ed altri ancora. Di questo passo, la nuova struttura ospedaliera, che le altre Asl ci invidiano, corre il pericolo che diventi una delle tante cattedrali costruite e non utilizzate. Allora vane sono state tutte le lotte, tra scioperi, manifestazioni varie, convegni, promosse dal comitato ospedaliero e con la partecipazione di tutta la cittadinanza per la progettazione, costruzione, apertura e funzionalità del novo ospedale? Di chi è la responsabilità di tale disastrosa situazione? Riteniamo doverosa una risposta e l’attendiamo dai dirigenti del nostro territorio. Il direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio Giordano; il sindaco, Giuseppe Canfora, come prima autorità sanitaria della città di Sarno, il direttore sanitario del nostro ospedale, Vincenzo Crescenzo”. Padre Maurizio esprime dubbi anche sulla notizia dell’arrivo di cinque nuovi medici al pronto soccorso. “Sembra la solita promessa. Non servono solo cinque medici in più, ma la garanzia dei servizi necessari ed indispensabili all’utenza. Perché questo degrado?”

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