Orrore a Sarno.Feretro in attesa di sepoltura preso a picconate, distrutta l’ intera copertura in legno fino a scoprire il corpo del defunto. Un atto vile che ha sconvolto la comunità. Ad indagare sul caso ci sono gli uomini del locale commissariato della polizia di Stato. Al lavoro anche il reparto di investigazioni scientifiche. Una vicenda che ha dell’ inquietante, un gesto crudele contro un corpo senza vita che attendeva l’ inumazione. Ad accorgersi dell’ accaduto, nella mattinata di ieri, sono stati i dipendenti del cimitero cittadino che si sono ritrovati davanti alle serrature forzate dell’ obitorio (nella foto) e di alcuni locali in cui sono depositati attrezzi per la manutenzione. Gli operai hanno subito pensato a qualcuno che si fosse introdotto durante la notte per portare via dei fili elettrici, qualche oggetto più o meno di valore dalle tombe e dalle stanze degli utensili. Anche per via di diversi episodi precedenti di razzia tra le cappelle ed i loculi. Nulla poteva lasciar immaginare una realtà ben diversa e spietata. Nella camera mortuaria, posta alla sinistra dell’ ingresso principale del cimitero di via Sarno Palma, era deposto da venerdì il feretro dell’ avvocato Michelangelo Carlino, di 69 anni, in attesa della sepoltura che sarebbe dovuta avvenire nella mattinata di ieri. Proprio la bara è stata presa di mira con colpi rabbiosi che l’ hanno distrutta fino a scoprire la salma. Probabilmente, il raid è stato portato a segno con l’ utilizzo di picconi. Una spedizione a tutti gli effetti, almeno dai primi rilievi perché nulla sembrerebbe essere stato trafugato dal cimitero. Persone, dunque, che si sarebbero introdotte arrampicandosi lungo il cancello con un obiettivo ben preciso: accanirsi contro la bara deposta all’ interno dell’ obitorio. Carlino era una persona conosciuta e benvoluta da tutti. Tanti i messaggi di cordoglio, anche sulle piattaforme social, appena si era diffusa la notizia della morte e, ancora di più ieri quando si è saputo del vile atto. Sul posto gli uomini del locale commissariato, la polizia scientifica per i rilievi del caso. Non si esclude per ora alcuna ipotesi, anche che i malintenzionati possano aver distrutto la bara pensando di trovare all’ interno, come corredo funebre, qualche oggetto prezioso. «Accanirsi contro una salma è l’ atto più incivile e sacrilego che possa esserci ha detto il vice sindaco, Gaetano Ferrentino, arrivato sul posto – Una società che perde il culto dei morti fa passi indietro come civiltà. Sono esterrefatto. Un gesto che offende una intera comunità»