Notizie Primo PianoBrevi

‘O cunto – “Faccio ammore annascuso no in casa…”

Di Gaetano Ferrentino

Ammore annascuso “Chillo fa ammore annascuso”. Non ho mai capito questo mondo. Però, era una fase del fidanzamento. Quella embrionale. Dovevi fare un po’ ammore annascuso e, poi, finalmente, potevi “entrare in casa”. Come se fosse un rodaggio. E passavi alla seconda fase. “Chillo fa ammore in casa”. “Ha trasuto in casa”. Era un passo serio. Di responsabilità. Ammore annascuso, invece, era un limbo. Una terra di nessuno. Orari rubati, appuntamenti rubati. Baci clandestini. Annascovati. Ecco perché il termine. In luoghi al riparo. Vicoli. Dietro le auto parcheggiate. “Annascovammece che se passa papà succede un casino”. In realtà, in quella prima fase, non era solo papà o mammà che poteva dire la sua. Come una sorta di diritto medievale, tutti i familiari potevano farti la morale o spiare. “Si vedo ‘a figliato o ‘a figlieta che fa ammora annascusa, pozzo da no paccaro?”. “E ci mancherebbe. Tu si ‘o zio”. Che, poi, alla fine, che reato era fare ammore annascuso? E, poi, visto che lo sapevano tutti, il nascosto dov’era? “Figliata dov’è?”. “Eh, o sai. Chella fa ammore annascuso. Fa a vedè ca non sai niente”. Una ipocrisia dettata da canoni educativi. “Stanno passando mammà e papà. Facimme a vedé ca nun ci cunuscimmo”. Paff. Uno schiaffone. “Comme ti permiette e fa ammore annascuso co figliema?”. “Ma non stavamo facendo niente di male”. “Azz. E chi bulive fa?”. “Scusate, ma quanno uno fa ammore annascuso che po fa?”. “Niente. Devi acchiappare sul’i paccari”

Foto – Archivio fotografico storico museo della Guerra

Articoli correlati

In fiamme rivenditore Piaggio

Redazione

Sarno, vandalizzato veicolo per diversamente abili. “Una vergogna”. Solidarietà ad Alfredo

Redazione

Roghi dolosi, torna la paura a Sarno

Redazione

Lars Nuova Pallacanestro Sarno vince il recupero: 73 a 48

Redazione

“Sei sporca”. La lega nella vasca e la tortura

Redazione

Camion si ribalta, un morto sulla Caserta – Salerno

Redazione