Resta confermato l’orario delle 24 per i ristoranti, mentre i bar dovranno chiudere alle 18, a meno che non facciano servizio al tavolo.
Il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Salute, Roberto Speranza , con le misure per il contenimento dell’emergenza coronavirus.
I sindaci potranno disporre «la chiusura al pubblico, dopo le ore 21.00, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».
I ristoranti, pub e pizzerie rimangono aperti fino alle 24, ma ai tavoli non potranno sedersi più di sei persone. I bar dovranno invece chiudere alle 18 a meno che non facciano servizio al tavolo e potranno così proseguire l’attività fino a mezzanotte.
Cambia anche il calendario sugli orari delle scuole: ulteriori scaglionamenti, anche con eventuali turni pomeridiani e l’ingresso non prima delle 9, puntano a limitare il rischio caos nelle ore di punta. Eccezione, almeno per adesso, per la Campania.
Palestre e piscine restano aperte ma hanno una settimana di tempo per adeguare i protocolli. Sono gli elementi principali del nuovo Dpcm che il presidente del Consiglio ha illustrato ieri sera durante la conferenza stampa.
Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8 alle ore 21 a condizione che le Regioni e le Province
Ci sarà un’ulteriore spinta allo smart working per arrivare al 75% nelle pubbliche amministrazioni, dove da subito è stato previsto che tutte le riunioni avverranno a distanza — con un provvedimento a