“Mi sono fermato con l’auto nei pressi della centrale, e poi sono stato seguito e minacciato”. Così inizia il racconto di un residente di Foce, la cui abitazione si trova a pochi passi dalla centrale di biogas, in via Muro D’arce. L’attività dei due impianti è stata bloccata a causa dei miasmi prodotti e dei malori verificatisi tra i residenti, adulti e bambini.
La zona è sottoposta ancora a controlli serrati dei vigili urbani, verifiche che riguardano soprattutto il materiale lavorato. La denuncia presentata in caserma traccia un episodio sul quale i militari stanno ora indagando.
L’uomo di 66 anni, appartenente all’associazione costituita spontaneamente “No Biogas”, ha ricostruito quanto accaduto in mattinata. “Mi ero fermato un attimo nei pressi della centrale, – ha dichiarato ai militari – perché notavo delle persone all’interno, sono stato prima avvicinato da un uomo che mi ha detto di allontanarmi, e poi, un’auto ha iniziato a seguirmi a forte velocità, fino a raggiungermi. Non conoscendo le intenzioni del conducente, e non riuscendo ad identificarlo dallo specchietto retrovisore, non ho fatto ritorno a casa, ed ho proseguito lungo via Vecchia Sarno Striano. Tale vettura continuava a seguirmi a distanza ravvicinata fino, poi, a sorpassarmi ed a frapporsi bloccando di fatto la mia auto. Il conducente una volta sceso mi ha intimorito”.
Sul caso di molestia e minaccia ora lavorano i militari agli ordini del comandate Toni Vitale.