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Multe a raffica ed i grattini non si trovano: il paradosso

Record di multe, ma i grattini sono introvabili e la segnaletica orizzontale è quasi inesistente. E’ il paradosso del piano sosta dove il parcheggio è da un lato gestito da abusivi e dall’altro è nel caos generato da multe e tickets spariti da gran parte degli esercizi commerciali. Il controllo è capillare con tolleranza zero. L’attività di accertamento investe principalmente il centro cittadino che è sotto la lente di ingrandimento non solo dei vigili urbani, ma anche della polizia provinciale. Piovono le contravvenzioni, che nella maggior parte dei casi l’automobilista non trova sul cruscotto ma riceve a casa a sorpresa. Un aspetto che sta scatenando le ire di cittadini e soprattutto commercianti che parcheggiano dinanzi al proprio esercizio. La gestione dei 599 stalli blu, distribuiti in 36 aree di parcheggio, è tornata nelle mani dell’ente comunale giusto un anno fa. Nel novembre del 2013 la Multyservices, ditta che aveva vinto la gara per la gestione, lasciò chiedendo i danni al comune per le spese sostenute per partecipare alla gl’assunzione di personale, costi del ripristino della segnaletica, e soprattutto i mancati introiti nei cinque mesi di esercizio. Da allora tutto è rimasto invariato, tariffe da 1 euro ogni ora, senza la previsione della frazione oraria, ed abbonamenti da 400 euro l’anno. Costi che ancora fanno discutere. Le modifiche sono state messe su carta, ma non sono ancora entrate in vigore. Riguardano una tariffa oraria di 80 centesimi e frazione da 40 centesimi, orario di sosta a pagamento non oltre le ore 21, parcheggio gratuito per diversamente abili, donne in gravidanza e medici in visita domiciliare; permessi per i residenti a 30 euro annui ed abbonamenti su più targhe dello stesso nucleo familiare; abbonamento dei non residenti nella zona ma residenti a Sarno in altro settore per un costo di euro 100 all’anno, previsto per commercianti, liberi professionisti, insegnanti, impiegati di negozi che per lavoro si devono spostare dalla loro residenza.

Rossella Liguori