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Messa in sicurezza: si punta al completamento

Messa in sicurezza: si punta al completamento. Pronte le opere di contenimento dei valloni a rischio. Cinque milioni saranno utilizzati per briglie, canalizzazione delle acque, vasche; tre milioni per il Saretto. La Regione Campania ha ammesso a finanziamento la progettazione esecutiva per la sistemazione definitiva e il completamento delle opere di messa in sicurezza di Vallone Santa Lucia, Vallone Castagnitiello, Vallone San Marco, località Villa Venere e Villa Ruotolo. Opere che puntano al completamento degli interventi atti a mitigare il rischio idrogeologico e che rappresentano la sicurezza dell’ intero arco montuoso. In particolare, gli interventi interesseranno il versante del monte che sovrasta la frazione di Lavorate, con l’ attenzione ai valloni dai quali nel 1998 scivolarono a valle fiumi di fango e detriti. Ci saranno lavori di sistemazione idraulica ed altri indirizzati a completare le opere post frana del 5 maggio 1998, avviati ed in grossa parte realizzati per conto dell’ allora Commissario di Governo Delegato per l’ attuazione degli interventi ex Ordinanza Ministero degli Interni fino al 2000. Sono opere finanziate dal Governo nell’ ambito del programma «Italia Sicura». Un piano di lavoro che prevede per la città di Sarno un totale di 11 milioni di euro per risanamento e sicurezza, che dovrebbe successivamente interessare anche il monte Saretto. Infatti, il piano nazionale di opere e interventi e il piano finanziario per la riduzione del rischio idrogeologico prevede anche l’ impiego di 390mila euro per la realizzazione di un nuovo canale di bonifica della piana di Lavorate, e 3 milioni di euro per il risanamento e la sistemazione proprio del Saretto che sovrasta il centro storico cittadino. Su quest’ ultimo progetto il comune è stato nominato soggetto attuatore. «Si tratta di progetti residuali di messa in sicurezza del territorio – ha spiegato il vicesindaco Gaetano Ferrentino – finanziati dalla Regione». Sono opere rimaste sospese da oltre un decennio. Resta l’ interrogativo sulla manutenzione di quanto completato. Nel rimpallo di competenze, vasche e canali giacciono nel più totale degrado.

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