Merce contraffatta, in quattro nei guai.
Abbigliamento riprodotti come gli originali, poi venduti ad attività commerciali, negozi e singoli compratori attraverso la rete. La Procura di Napoli ha chiuso l’ indagine che lo scorso giugno ha portato dieci persone – tutti gli indagati che ora rischiano il processo – in misura cautelare e a divieti di dimora in Campania, con le accuse di associazione a delinquere dedita al traffico di abbigliamento contraffatto. La base logistica e contestuale epicentro, erano a Nocera Inferiore e Pagani, con quattro persone, residenti tra i due comuni, ritenuti a capo dell’organizzazione.
Tra queste, come racconta Il Mattino, C.A. di Pagani, P.D. di Nocera Inferiore, G.V. sempre di Pagani e N.F. residente a Nocera. Il lavoro d’indagine fu svolto dal nucleo di polizia economico finanziaria di Napoli, che scoprì che indumenti e vestiti provenivano dalla Turchia e dalla Cina.