“Questo Costanzo mi ha rotto i coglioni”. Il coraggio di Maurizio Costanzo nella lotta alla mafia
Durante una puntata del leggendario Maurizio Costanzo Show del 1992, dopo la Strage di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone, Maurizio Costanzo bruciò in diretta una maglietta con la scritta “Mafia made in Italy”.
Maurizio Costanzo si è sempre distinto per il suo impegno pubblico contro la mafia. In molte puntate dei suoi spettacoli, ha ospitato diverse personalità antimafia, tra cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, invitandoli a parlare della mafia in un periodo in cui molti politici negavano la sua esistenza.
Attentato mafioso a Maurizio Costanzo
Il coraggio di Maurizio Costanzo gli è costato caro: il 14 maggio 1993, subì un attentato a Roma in via Ruggero Fauro mentre tornava a casa dopo una registrazione del Maurizio Costanzo Show al Teatro Parioli.
Un’autobomba, parcheggiata e riempita con 60 chili di tritolo, avrebbe dovuto esplodere quando la macchina che trasportava Costanzo e la sua compagna Maria De Filippi sarebbe passata accanto. Per fortuna, nessuno rimase gravemente ferito: il mafioso Salvatore Benigno, che aspettava Costanzo sull’Alfa Romeo di scorta assegnatagli dopo alcune minacce mafiose, vide passare una Lancia e una Mercedes e, non sapendo quale colpire, fece esplodere l’autobomba al passaggio della Lancia blindata, mentre il presentatore e la compagna si trovavano sulla Mercedes non blindata.
Si scoprì in seguito che Matteo Messina Denaro, capo dell’ala stragista” di Cosa Nostra, era stato ospite del MCS diverse volte per studiare da vicino il presentatore e valutare un attentato dinamitardo durante la diretta televisiva, idea poi abbandonata.
Alcuni pentiti dichiararono che Totò Riina, dal carcere, aveva ordinato l’attentato. Mentre guardava una delle trasmissioni di Costanzo contro la mafia, avrebbe detto: “Questo Costanzo mi ha rotto i coglioni.”
Costanzo è stato uno dei più importanti giornalisti e comunicatori nella storia italiana, con un eccezionale senso dell’ironia. In merito al fallito attentato di via Fauro, Costanzo commentò con una battuta che divenne celebre: “Siamo sopravvissuti per tre secondi: che culo incredibile”.
Ciao Maurizio!
Jean Louis Pepe
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