Era al suo posto già ieri mattina, seduto dietro la scrivania del suo ufficio di palazzo San Francesco. Sul tavolo i fogli ordinati della rassegna stampa, cartelle accatastate, il ferma carte ad un lato ed un sigaro spezzato e spento dall’altro. Tranquillo, anche nell’attesa comunque nevrotica della comunicazione dalla Prefettura. Amilcare Mancusi è ancora sindaco, lo ha saputo ufficialmente alle 15, ed ha accolto la notizia con un sorriso e subito una frase chiave: “Non ce l’hanno fatta neppure stavolta”. Perché in effetti ci hanno provato tante volte a mandarlo a casa prima del tempo, sia i suoi alleati che gli oppositori. Le hanno tentate tutte: alleanze trasversali, sedute fatte saltare attraverso il gioco del numero legale sul filo, documenti di ogni tipo per troncare il suo secondo mandato. Da ultimo un atto con le dimissioni di 16 consiglieri, il numero giusto per sciogliere il consiglio comunale. Eppure niente di fatto. Addirittura i dimissionari hanno sbagliato completamente la procedura. Mancusi è ormai davvero l’uomo che non cade, neppure se spinto. Parla fluido, ha le idee chiare, non ha la maggioranza e non lo nasconde, ma è determinato a restare fino all’ultimo giorno.
Si è cercato nuovamente di far cadere il sindaco, ma si è salvato anche stavolta. Se l’aspettava un ennesimo tentativo anche agli sgoccioli del secondo mandato?
E’ stata solo fortuna. In realtà non c’è stata attività politica, sapevo che dopo la revoca degli assessori dell’Udc i numeri in consiglio non c’erano e non ci sono, sapevo che qualche gruppo vicino al candidato sindaco Franco Annunziata poteva presentare qualche mozione di sfiducia perché magari non voleva farmi arrivare alla fine. Tengo a precisare che non mi sento sfiduciato perché sono le dimissioni di consiglieri che cercano mandare a casa il sindaco. Probabilmente una manovra che voleva avvantaggiare i nuovi candidati.
Fin da subito ha presentato delle obiezioni al Prefetto, cosa non è andato bene in questo documento di raccolta firme?
Ho fatto solo presente che la modalità di acquisizione di queste dimissioni al consiglio e poi al protocollo non era rituale. Ho pieno rispetto della volontà di dimettersi da parte dei consiglieri, ma il modo in cui è stata presentata la domanda non è conforme alla legge. Vista la pronuncia del Prefetto le osservazioni erano più che valide
I numeri, però, sono molto risicati, il sindaco sta pensando alle dimissioni?
Sinceramente no ed è testimoniato dalla tranquillità d’animo e dalla solidarietà degli amici. Non ho mai interrotto l’attività e continuerò fino alla fine. “Dimissione” non è un vocabolo che mi appartiene.
Nella prossima tornata elettorale che ruolo avrà il sindaco?
Non sono candidato e non mi candiderò. E’ vero che sosterrò il candidato di Fdi che è Sebastiano Odierna. Insieme abbiamo avviato un percorso anni fa che porteremo avanti, pur avendo dei punti di vista divergenti. Se mi sarà proposto u incarico anche interno all’esecutivo, valuterò il caso.
Rossella Liguori