La Procura chiede 2 anni di carcere per Larbi Dernati, giovane imam di origine marocchina della comunità musulmana di Sarno. Il giovane fu arrestato durante l’estate dopo l’intervento dei carabinieri, giunti in casa sua su segnalazione. I militari avevano sedato una rissa tutta familiare, con Dernati accusato di essersi scontrato con il padre e il fratello. Una vicenda finita in tribunale, con il processo cominciato giorni fa.
L’imam è accusato di lesioni e detenzione illegale di arma. I carabinieri infatti, con un controllo approfondito all’interno di quell’appartamento, avevano trovato un fucile calibro 12 sotto un letto. Per il giovane, promotore di diverse iniziative e manifestazioni anti violenza, scattò l’arresto in flagranza. Nell’udienza tenuta la scorsa settimana davanti al collegio giudicante, il sostituto procuratore nella sua requisitoria ha chiesto una condanna a due anni di carcere. Il 30 settembre sarà emessa la sentenza, non prima dell’arringa difensiva dell’avvocato Vincenzo Sirica.
Qualche giorno prima, Larbi Dernati era stato pizzicato fuori dalla sua abitazione, dove sta scontando una misura agli arresti domiciliari. In realtà, il 30enne aveva risposto alla chiamata dei carabinieri dopo qualche ora, essendo fuori dal suo appartamento in una stradina collegata alla sua abitazione. Data la circostanza, il tribunale ha rimandato gli atti al pm per valutare un’eventuale aggravamento della misura. Fonte: Il Mattino