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Le coppie della droga e la mappa dello spaccio a Sarno

Lo smercio tra le mura domestiche e nel cuore della movida
 

Coppie di insospettabili per lo spaccio di cocaina su più fronti: da quello che potrebbe definirsi quasi casalingo, compiuto tra le mura domestiche; a quello più convulso che batteva i luoghi frequentati dai giovanissimi di Sarno. Una rete intricata che andava dal centro alle periferie.

La mappa dello spaccio nella città dei Sarrasti toccava il centro storico, tra vicoli e vicoletti poco illuminati; si allungava, poi, verso piazza Marconi e via Piave, nel cuore cittadino; una frenesia di commercializzazione di cocaina che abbracciava l’ area immediatamente adiacente al mercato ortofrutticolo e piazza Sabotino; ed anche l’ estrema periferia di Foce, al confine con Striano e Palma Campania, dove l’ andirivieni di giovani in sella a scooter aveva fatto scattare controlli e verifiche già diverse volte. Poi, la droga selezionata e distribuita nelle proprie abitazioni. «Persone che fondavano la propria sussistenza sul commercio delle sostanze stupefacenti. Una commercializzazione piuttosto frenetica e molto florida». Così il colonnello Francesco Mortari, comandante del reparto territoriale di Nocera Inferiore, parla degli undici arrestati nell’ operazione antispaccio portata a segno dai carabinieri dopo una attività serrata di controllo da parte dei militari di Sarno, agli ordini del comandate Toni Vitale. Non un vero e proprio clan, dunque, ma delle micro realtà dedite allo spaccio con una rete di clienti sull’ asse che congiunge il vesuviano all’ Agro sarnese nocerino. E nelle ordinanze spiccano binomi di insospettabili: c’ è una coppia di coniugi, Maria Squillante e Vittorio Santaniello; ci sono fratello e sorella; due giovani cugini; due amici, Maria Cirillo e Mario Sodano.

Tutti senza alcuna specifica storia criminosa alle spalle. Delle piccole strutture familiari dedite allo spaccio nelle proprie case. Ed è proprio questa una ulteriore particolarità venuta fuori. Pare che tanti assuntori comprassero la droga recandosi direttamente presso le abitazioni dei pusher, dove le dosi venivano confezionate e poi vendute. I grossi quantitativi, a quanto pare, prima del confezionamento venivano bene occultati anche nel giardino di casa. Cocaina spesso avvolta in cartoni e carta alluminio e sistemata in buche scavate nel terreno, difficili da individuare. Ed in questi casi si è rivelato fondamentale il supporto delle unità cinofile. Da mesi i carabinieri di Vitale stanno battendo in lungo ed in largo il territorio. Verifiche continue fatte di appostamenti, pedinamenti, riscontri e perquisizioni che già nelle scorse settimane hanno fatto scattare le manette ai polsi di sarnesi, ma anche di giovani residenti in comuni limitrofi ritrovati a girovagare per la città con in auto quantitativi di droga pronta per essere venduta. Si è rivelato fondato il sospetto delle forze dell’ ordine secondo il quale la rete di spaccio potesse avere il suo fulcro a Sarno, una ipotesi che aveva fatto scattare la richiesta di avere sul territorio più uomini e più mezzi, così come un potenziamento delle unità cinofile

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