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La crescita del contagio rende inevitabile ormai la zona rossa in Campania.

La crescita del contagio rende inevitabile ormai la zona rossa in Campania.

L’ Italia vede rosso. Salgono i contagi su tutto lo stivale con il dato impietoso di 22.865 i nuovi casi di coronavirus e cresce anche il rapporto casi/test con il 6,7%, mentre mercoledì scorso era al 5,8%.

I dati non fanno prevedere nulla di buono in vista del nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità, previsto per oggi, che potrebbe decretare il passaggio in zona rossa (per aver superato l’ indice Rt di 1,25) di tre regioni: Emilia Romagna, Campania e Abruzzo. Con Basilicata e Molise già in regime di massima restrizione, sarebbero cinque le regioni a tingersi di rosso, con Lombardia e Piemonte in bilico e verso l’arancione rafforzato.

«La crescita del contagio rende inevitabile ormai la zona rossa in Campania». Lo afferma in una nota diramata ieri sera l’ Unità di crisi regionale, che fa il punto sull’ andamento della pandemia nel territorio. Le varianti fanno impennare i contagi. «Si è registrato nelle ultime settimane – sostiene – un fortissimo incremento di positivi. Questo incremento è connesso alle varianti, soprattutto quella inglese. La Regione ha disposto la realizzazione di tamponi di massa nei Comuni nei quali si sono registrati maggiori incrementi di positivi, in modo particolare quelli dell’ area vesuviana, tra i quali Castellammare, Pompei, Torre Annunziata».

In questo contesto, informa l’Unità di crisi, «si è deciso di impegnare in un’azione straordinaria il Tigem e l’ Asl Napoli 1 per rendere quanto più puntuale e capillare l’ individuazione delle varianti. Si è dato inoltre l’ obiettivo di completare nel giro di una settimana la vaccinazione di tutto il personale scolastico».

In Campania ieri il bollettino ha registrato 2.780 positivi su 23.988 tamponi. Il tasso è dell’ 11.58% contro il 9,93% di mercoledì. Quaranta i morti, come due giorni fa. Aumentano leggermente i ricoveri in terapia intensiva: 140 a fronte dei 137 di mercoledì. Stabili i posti di degenza occupati: 1357, uno in più delle precedenti 24 ore. Secondo i dati dell’ Unità di crisi regionale restano disponibili 656 posti di terapia intensiva e 3160 posti di degenza ordinaria.

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