Incendi a catena, aziende in fiamme, mezzi distrutti, capannoni devastati, danni per centinaia di migliaia di euro. Gli inquirenti indagano per capire se vi possa essere un collegamento tra i vari episodi. Si sta verificando con i periti se possa essersi trattato di autocombustione, se c’entri qualcosa che due delle tre aziende coinvolte siano situate a ridosso dei binari della linea ferroviaria. Non è esclusa l’ipotesi dolosa né tantomeno quella della mano del racket. L’ultimo incendio è scoppiato ieri mattina all’interno dell’industria agroalimentare Graziella, nata nel 1946 con Pasquale Saviano e portata avanti, poi, dal figlio Marcello. Le lingue di fuoco hanno avvolto i macchinari in pochi minuti. Ad accorgersi delle fiamme sono stati i proprietari dello stabilimento conserviero. Appena la notte prima, intorno alle 23 di venerdì, un incendio aveva interessato un panificio in via Sarno Palma, in località Foce. Distrutto l’intero capannone a ridosso della linea ferroviaria. Appena dieci giorni fa, lungo la stessa strada, le fiamme distrussero l’azienda di trasformazione dei veicoli e lavorazione di vetroresina Gigi srl