Si tratta dell’ex boss M. B., 73enne a capo del clan di Cava de’ Tirreni, che ora rischia un processo per truffa ai danni dello Stato. A chiedere il rinvio a giudizio è la Procura di Nocera Inferiore. L’uomo avrebbe beneficiato di due pensioni di invalidità, pur essendo «perfettamente in grado di ottemperare autonomamente a tutte le attività quotidiane».
Secondo le indagini, il 73enne aveva ottenuto due pensioni di invalidità, una di accompagnamento per invalidità totale ed una di cieco parziale, riscuotendo anche i relativi emolumenti.
Nel mese di maggio del 2018, B. fu seguito dalla polizia mentre si recava in un centro per effettuare alcuni esami diagnostici. Gli inquirenti registrarono «in modo inequivocabile» che l’uomo guidava l’auto della moglie, riuscendo poi con una «difficile manovra di retromarcia a posizionarsi sullo spazio riservato ai portatori di handicap». Inoltre, la polizia lo riprese mentre prendeva dall’auto le stampelle deambulanti, che mise «entrambe sotto al braccio e con scioltezza e senza usarle, anzi come se le stesse fossero solo un peso in più da trasportare».
Fonte Il Mattino