Non siamo presi da pessimismo cosmico perché i dati sono effettivamente confortanti, prendiamo però atto di una mutazione genetica profonda della camorra”. Lo ha detto il procuratore generale di Napoli Luigi Riello, facendo un bilancio dell’attività nel 2018 in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Riello ha evidenziato la “commistione sempre più forte ma sotterranea tra la criminalità organizzata e persone insospettabili: notabili, politici, imprenditori, liberi professionisti. Questi sono i fili non visibili nelle statistiche che noi dobbiamo recidere. Sono stati recisi parecchi fili, perche le indagini della Dda di Napoli hanno ottenuto risultati importanti, ma c’è una volontà e vocazione imprenditrice della camorra che trasforma la violenza in forza economica”.
Secondo Riello “il messaggio da lanciare è che fare affari con la camorra non conviene: porta in galera o sul lastrico. Il messaggio deve essere chiaro, i fili vanno decisamente recisi”.